Il mercato dell'Inter è andato diversamente da come si immaginava. Si attendeva un'estate che avrebbe regalato grandi colpi, ma la strategia di Walter Sabatini e Piero Ausilio è stata chiara sin da subito: evitare la spesa di grandi somme per calciatori che avrebbero potuto rischiare di essere un bluff, puntare su calciatori già testati in Serie A e magari su giovani che, attraverso l'esperienza in nerazzurro, potessero intraprendere un percorso di crescita fino a diventare dei calciatori di livello internazionale.

E non è detto che almeno un grande colpo non arrivi, ma per adesso c'è da comprendere una società che continua ad essere ambiziosa ma che ha voluto fare tesoro degli errori dello scorso anno, per evitare di cambiare tanto, troppo ed inutilmente. A far da contraltare ad una certa insoddisfazione per la mancanza di un grande acquisto, deve esserci la fiducia per le prestazioni della squadra che nelle prime uscite stagioni che, seppur si tratti di calcio d'agosto, hanno messo in rilievo un gruppo che è in grado di tenere testa e battere le più grandi squadre d' Europa.

La situazione del reparto avanzato

Analizzando quella che potrebbe essere la formazione tipo di Luciano Spalletti attrasverso un probabile 4-2-3-1 si può andare a valutare nel dettaglio l'attuale situazione della prima linea titolare. Volendo considerare Icardi il centravanti inamovibile, allo stato attuale i due esterni sarebbero Perisic e Candreva. Calciatori importanti che suggeriscono la mancante necessità di investire tanto in quella posizione di campo. Molto del budget probabilmente sarà impiegato per acquistare un centrocampista che abbia doti di incursore, assaltatore dell'area avversaria e che sia dotato di corsa sufficiente per pressare i primi portatori di palla avversari.

In tal senso Arturo Vidal resta il sogno e lo si rincorrerà forse fino a Ferragosto.

Alternative?

Riguardo agli esterni offensivi potrebbe rientrare nella logica della società interista investire una cifra modica per acquistare un buon calciatore, che possa rivelarsi utile nelle rotazioni ma non un titolare a tutti i costi. L'interesse sarebbe finito su un vecchio pupillo di Walter Sabatini: quel Jarmolenko, ventisettenne attaccante esterno della Dinamo Kiev e della nazionale ucraina. Il prezzo del cartellino è modico, ma fino a un certo punto: per convincere gli ucraini a lasciarlo andare potrebbe essere necesari una ventina di milioni di euro.