Difficile ricordare da quanto tempo il Milan non riuscisse ad essere così protagonista sul mercato, presto, tuttavia, sarà il momento di tradurre l'entusiasmo e la qualità tecnica messa a disposizione di Montella in prestazioni che dovranno portare a vittorie in grado di riportare i rossoneri al livello più consono alla storia ed al blasone del club. Nel frattempo, però, c'è ancora un mese di potenziali trattative che possono regalare sogni e quello che vede Cristiano Ronaldo vestirsi con la maglia del Diavolo accarezza da tempo la mente e l'inconscio dei sostenitori milanisti.

E persino quelli di Vincenzo Montella che, senza troppi giri di parole, ha detto di sognare ad allenarlo.

Milan: Cristiano Ronaldo è solo un sogno?

Cristiano Ronaldo è solo un sogno? La domanda a cui tutti i tifosi del Milan vorrebbero sentir rispondere con un no. Ma oggi fornire una risposta non è impresa semplice, dato che la proprietà cinese dopo aver faticato a concludere il closing ha messo in mostra una forza economica che in pochi avrebbero immaginato e di cui oggi non si conoscono i limiti precisi. Il calciatore in Spagna non sta vivendo un gran momento per via di un'accusa di evasione fiscale, che gli sta facendo andare un po' di traverso la sua permanenza nel territorio spagnolo. C'è chi crede voglia tornare in Inghilterra e chi sia voglioso di una nuova esperienza.

Nulla sembra essere impossibile, a patto che qualsiasi sacrificio economico sia ripagato da un ritorno importante. Il fenomeno portoghese potrebbe anche costare un miliardo di euro e l'operazione sarebbe fattibile se esistesse un business plan che permetterebbe di rientrare, ad esempio, attraverso nuove sponsorizzazioni, la sicura vendita di magliette col numero 7 o altre strade che assicurerebbero corpose entrate dipendenti dall'arrivo di CR7.

Calciomercato Milan, la nuova politica di Fassone e Mirabelli

Hanno fatto un po' rumore nelle scorse settimane delle dichiarazioni di Mirabelli che sosteneva che il nuovo corso milanista ha smesso di fare le trattative nei ristoranti. Si fa tutto alla luce del sole, ma c'è un nuovo dato che emerge nella politica messa in atto dal nuovo corso.

Il Milan non crea più assi con procuratori o intermediari. Sono arrivati dieci calciatori da dieci procuratori diversi e il muro contro muro messo in atto nella gestione del caso Donnarumma con Raiola testimonia che non c'è alcuna intenzione di puntare su una squadra che sia fatta attraverso l'ausilio degli agenti. Chi arriva al Milan lo fa solo perché ha avuto il talento necessario per farsi attenzionare dai talent scout rossoneri. Attenzione, però, considerando Andrè Silva e dovesse arrivare Cristiano Ronaldo i calciatori di Jorge Mendes arrivati a Milanello in questo mercato diventerebbero due, ma in questo caso si potrebbe fare uno strappo alla regola.