Onestamente, visto l'avversario che aveva di fronte, era prevedibile una sconfitta del neopromosso Verona, al suo debutto nella A 2017/18. Gli scaligeri son stati battuti 1-3 al Bentegodi dal Napoli, corazzata in lotta per la Champions e sicura concorrente per lo scudetto. La differenza di valori in campo è stata netta ed anzi, l'Hellas per quanto possibile, ha cercato di arginare le sfuriate partenopee, a tratti davvero incontenibili.
E' vero che gli uomini di Sarri hanno iniziato la preparazione in anticipo rispetto a quelli di Pecchia, ma questo non dev'essere assolutamente un alibi. Gli azzurri andavano al triplo della velocità veneta, mostravano un invidiabile possesso palla e in quanto a tecnica, le qualità si sprecano.
Le scelte di Pecchia
Nell'11 titolare, il mister gialloblù sorprende tutti, principalmente in avanti con l'esclusione di Pazzini. Il modulo è un 442 col tandem d'attacco formato da Cerci e Verde, appoggiati dal "falso 9", Bessa. A centrocampo tra l'altro, curiosa la presenza di Buchel e Zaccagni. A dirigere le operazioni sono subito i campani che "graffiano" con Insigne.
L'Hellas non si lascia sorprendere, chiude i varchi (bravo anche il portiere Nicolas) e cerca di proporsi (raramente) in contropiede. I gialloblù peccano proprio nelle ripartenze. Troppi gli errori di precisione nei passaggi, il palleggio è frammentato e sulla sfera si è quasi sempre in ritardo. Il fortino resiste solo 32' e crolla su autogol (Souprayen). A riorganizzarsi si fa fatica e lo 0-2 (39' Milik) arriva su un mal piazzamento dopo un corner a favore. Nella ripresa si cerca di alzare il baricentro (Bessa, Cerci e Verde, i più pericolosi) ma a colpire nuovamente sono gli ospiti con Ghoulam (62'). Il Napoli detta legge ma inizia a cedere dopo l'ingresso (tardivo) di Pazzini (72'). Proprio il capitano sigla il gol della bandiera su rigore all'83' e dopo la rete, polemizza col suo allenatore.
L'1-3 riaccende il Verona che sfiora in almeno altre due occasioni (Caceres 85' e Valoti 44') il raddoppio. Ecco l'Hellas, chiamato alla prova di Crotone domenica 27 agosto, dovrà ripartire proprio da questo orgoglio.
Una rosa da rinforzare
Il solo carattere però non basta. Urgono assolutamente rinforzi. La rosa appare carente in difesa (debole ai lati) ed in attacco non ci sono proprio i numeri. La Serie A è difficilissima e senza una rosa competitiva in tutti i reparti, salvarsi resta una chimera. La società è al lavoro per rimpinguare un reparto offensivo davvero povero. Si cerca principalmente un vice-Pazzini ed almeno un altro esterno. Il tempo però sta per scadere: la chiusura della finestra estiva di mercato è prossima.