Vincere ad Anfield Road, sotto gli occhi dell'indiavolata Kop del Liverpool, non è mai stata e non sarà mai un'impresa da poco. La Roma ne è consapevole, sa bene che il match di questa sera valido per la semifinale d'andata della Champions League, è difficile tanto quanto la trasferta che nel turno precedente ha visto gli uomini di Eusebio Di Francesco impegnati al Camp Nou di Barcellona.

Dalla prima partecipazione alla Coppa dei Campioni nella stagione 1964/65 ad oggi, il Liverpool ha disputato 364 partite nelle coppe europee, con 188 vittorie, 88 pareggi e 70 sconfitte e di queste ultime soltanto 20 sul terreno di casa. La prima formazione a violare Anfield fu la Stella Rossa Belgrado negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1973/74 (1-2), l'ultima invece il Real Madrid nella fase a gironi della Champions League 2014/2015 (0-3). Per quanto riguarda le squadre italiana, nessuna aveva mai vinto a Liverpool fino al 18 marzo 1992.

Il Genoa dei 'miracoli'

I quarti di finale della Coppa Uefa 1991/92 proposero l'inedita sfida tra Liverpool e Genoa.

Il Grifone dei primi anni '90 allenato da Osvaldo Bagnoli è il più forte del dopoguerra, capace di raggiungere nella stagione 1990/91, nel campionato vinto dagli odiati cugini della Sampdoria, l'accesso al terzo trofeo continentale. I reds allenati da Graeme Souness (un ex sampdoriano, quando si dice il destino...) non sono certamente forti come lo squadrone che a cavallo tra gli anni '70 ed '80 aveva vinto quattro Coppe dei Campioni, ma tuttavia sono nettamente favoriti dal pronostico contro l'inesperta formazione rossoblu che pure ha fatto fuori avversarie di tutto rispetto nei turni precedenti, come Real Oviedo, Dinamo e Steaua Bucarest. Ma a Marassi, il Genoa fa la partita perfetta e vince 2-0 con reti di Fiorin e Branco.

Nel match di ritorno, però, a Liverpool si dicono certi della rimonta, serve un 3-0 per qualificarsi alle semifinali e ad Anfield sono pronti a scommetterci, l'atmosfera è caldissima. Il Liverpool si getta sulla preda come un falco e viene punito poco prima della mezz'ora da un'azione capolavoro partita dal piede di Onorati e rifinita da Ruotolo per Aguilera che fredda il portiere avversario. I reds non ci stanno, la carica è quella di un toro ferito nell'arena: ad inizio ripresa l'esperto Ian Rush batte Braglia di testa e tutto lo stadio torna a credere nella grande impresa. La difesa genoana sbanda paurosamente, ma a guardia dei pali c'è Simone Braglia in grande serata che sventa tre palle-gol chiudendo la porta a Jones, Rush e Barnes.

Il Genoa trova la forza di reagire a poco meno di 20' dal termine, Skuhravy serve Eranio che avanza e trova un varco per Aguilera, ancora lui, che gonfia per la seconda volta la rete avversaria. La Kop ammutolisce, Braglia salva ancora su Moelby e Marsh, l'arbitro fischia la fine che sancisce il 2-1 in favore del Grifone. Un vero peccato che la cavalcata genoana sarà interrotta in semifinale dall'Ajax che avrebbe poi vinto il trofeo nell'ultimo atto contro il Torino. Ad ogni modo la strada tracciata dalla formazione ligure sarà seguita da altre compagini italiane negli anni a venire: dalla Roma nella Coppa Uefa 2000/2001 che espugnerà Anfield con il punteggio di 1-0, ma il successo non servirà per passare il turno; dalla Fiorentina nella fase a gironi della Champions 2009/2010 (1-2) e dall'Udinese nella fase a gironi dell'Europa League 2012/2013 (2-3). Ma certamente, la prima volta non si scorda mai.