La gara di Udine rappresentava per le due società un evento importante, infatti l'Udinese, se avesse vinto, avrebbe ricevuto la sua rinascita e il crotone si troverebbe con un piede in Serie B, ma la storia non si racconta con i "se" e con i "ma" e la gara ha avuto tutt'altro esito.
A vincerla è stato il Crotone, che riesce ad uscire dalla zona retrocessione e riaprire la sua corsa salvezza.
Il primo gol è di Lasagna, un gol nei primi minuti dell'incontro che doveva anestetizzare la difesa pitagorica, ma non è così. Ci pensa un minuto dopo Simy, che calcia indisturbato in area piccola, davanti ad un Danilo inerme. Dopo la splendida rovesciata contro la Juventus, per questo giocatore sono 3 gol in quattro presenze consecutive. Il secondo gol per il Crotone porta la firma di Faraoni, ex dell'incontro che non esulta, ma che ha compiuto una prodezza toccando il pallone al limite e lasciandolo roteare per tutta la linea della porta avversaria. Inutile il tuffo di Bizzarri alla ricerca di un rimedio.
Per l'Udinese è quindi l'undicesima sconfitta consecutiva, la quarta partita in cui perde dopo essere passata in vantaggio e il sesto risultato negativo casalingo consecutivo (non succedeva dal 1961). Dall'altra parte il Crotone è rinato, quartultimo posto che consegna alla squadra di Zenga la salvezza, se non matematica, almeno probabile, avendo alle spalle Spal, Verona e Benevento. Soprattutto la Spal potrebbe impensierire il Crotone, ma il testa a testa tra le due non la vede particolarmente favorita.
La salvezza per il Crotone, il confronto con la Spal
Ai microfoni di RadioRai Walter Zenga ha parlato della gara di Udine, molto soddisfatto della prestazione, ma non si è espresso di più del necessario sulla salvezza della sua squadra: "Bisogna essere folli per salvarci e i giocatori hanno dato dimostrazione che, mettendo in campo la follia giusta, i risultati arrivano".
Insomma, per Zenga la salvezza della sua squadra si ritrova nella follia, la quale accompagnerà i rossoblù anche nel prossimo incontro contro il Sassuolo: "Domenica contro il Sassuolo è una partita follemente importante per tutta Crotone. Sono sicuro che la gente ci darà una grande spinta per fare si che tutto andrà per il meglio". Però, bisogna aggiungere, che anche se la squadra calabrese ce la mettesse tutta, la lotta salvezza dipende anche dai risultati delle altre squadre di Serie A, in particolare la Spal. Dando uno sguardo al calendario futuro, il Crotone sarà impegnato a non sbagliare un passo, anche perché la Spal tallona a soli due punti.
Nella 35^ giornata il Crotone sarà ospite del Sassuolo, mentre la Spal giocherà in casa contro il Verona.
Se la Spal dovesse vincere e il Crotone perdere o pareggiare, si invertirebbero le posizioni in classifica tra le due (per scontri diretti la Spal andrà una posizione sopra in caso di pareggio di punti), mentre se il Verona dovesse vincere il posticipo della 34^ contro il Genoa, e se dovesse vincere anche contro la Spal si troverebbe a pari punti con il Crotone, sempre ipotizzando una sconfitta del Crotone a Sassuolo. D'altro canto, se il Crotone dovesse vincere a Sassuolo, indipendentemente dagli altri risultati, il Crotone si ritroverebbe in una posizione del tutto favorevole, forse anche superando il Chievo che attualmente è a 31 assieme alla squadra calabrese, e con una possibilità molto alta di salvarsi, anche in base agli ultimi incontri del campionato.
Insomma, tutto ancora da decidere e importantissimi saranno i risultati della prossima giornata, in cui, forse, avremo già qualche verdetto matematico. Quest'anno si preannuncia una lotta salvezza davvero emozionante che vede proprio il Crotone in bilico sulla sua linea salvezza.
Oddo, esonerato o dimissioni?
A Udine il clima è nero. L'avventura dell'allenatore abruzzese, Massimo Oddo, arrivato il 21 novembre 2017 per sostituire Delneri, è al capolinea. La società bianconera si è raccolta per deliberare sul futuro del tecnico e Franco Collavino ha dichiarato che la società comunicherà le proprie decisione dopo 24 ore di riflessione. Tecnico e calciatori sono in silenzio stampa, ma le soluzioni sembrano essere due: esonero o dimissioni.
Ma mentre si aspetta, i tifosi sono scoppiati in piena rivolta, creando momenti di tensione e violenza fuori e dentro lo stadio. Alcuni di loro sono riusciti anche a fare irruzione negli spogliatoi della propria squadra per protestare. Qualche spintone e vari ceffoni e il ferimento di un'agente addetto alla sicurezza, fortunatamente non in modo grave, sono il bilancio di un folle gesto scaturito da una rabbia non giustificabile.
La situazione non è certo delle migliori per la squadra friulana, ma assolutamente la violenza non può e non deve essere la risposta a quello che è, semplicemente, un gioco.