La Juventus sarebbe pronta a difendersi con convinzione nel processo sulle plusvalenze. Gli avvocati della società bianconera e degli ex membri del Consiglio di Amministrazione bianconero hanno depositato le memorie difensive in vista dell'udienza del 22 maggio presso la Corte d'appello della FIGC.
In questa fase, saranno prese in considerazione le inibizioni di 8 mesi per gli ex dirigenti, che potranno essere giustificate o cancellate, così come la penalizzazione per il club, che potrebbe essere rimodulata rispetto alla precedente sanzione di -15 punti inflitta lo scorso 20 gennaio.
La Corte Federale d’Appello dovrà decidere la sanzione per la Juventus
La Corte federale, seppur in una diversa composizione, torna in gioco dopo che il Collegio di Garanzia dello Sport il 20 aprile aveva parzialmente accolto i ricorsi presentati dai condannati della Juventus nell'ambito del processo sulle plusvalenze. Tuttavia, occorre precisare che gli apicali (Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici e Federico Cherubini) non possono fare nulla per le loro condanne definitive (da 16 a 30 mesi di inibizione), in quanto sono stati considerati "sleali" anche in terzo grado, colpevoli di "comportamenti non corretti sistematici e ripetuti, frutto di un disegno preordinato di alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori”.
Il Collegio ha chiesto una nuova valutazione per gli ex dirigenti senza deleghe
Tuttavia, il Collegio di Garanzia del Coni ha ritenuto che la Corte federale non avesse spiegato in modo sufficiente come e perché fossero responsabili anche i dirigenti senza deleghe: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio.
Pertanto, la presidente Gabriella Palmieri Sandulli ha richiesto una nuova valutazione, in particolare riguardo alla determinazione del contributo causale dei singoli amministratori, fornendo una motivazione adeguata e trarne le eventuali conseguenze anche per quanto riguarda la sanzione inflitta alla Juventus.
La possibili strategie difensive della Juve
Sono due le strategie difensive della Juventus. Gli avvocati David Sangiorgio e Flavia Tortorella, rappresentanti del Consiglio di Amministrazione, si sono impegnati a dimostrare che, in base alle prove presentate durante il precedente processo e nonostante la vasta quantità di intercettazioni, documenti e atti forniti dalla Procura di Torino, non esistono responsabilità attribuibili al Cda Juventus. Hanno sottolineato che una società di livello come la Juventus prevede una specifica divisione dei compiti e delle competenze.
Nell'altro fronte difensivo, l'avvocato Maurizio Bellacosa che rappresenta anche la Juventus, è pronto a sottolineare che ci sono diversi punti su cui combattere davanti alla Corte federale di appello.
Va ricordato che la Procura Figc aveva richiesto una penalizzazione di 9 punti, mentre la Corte Federale d’Appello ne aveva assegnati 15. Il Collegio ha stabilito che i 15 punti erano mal motivati. Da qui l’annullamento e il rinvio alla Corte Federale d’Appello.