Nelle scorse ore il giornalista Tancredi Palmeri ha scritto un editoriale sulla Juventus e su quello che sarebbe stato il piano di Massimiliano Allegri per mettere i bastoni fra le ruote all'Inter, che sarebbe il nemico giurato del tecnico, con Romelu Lukaku.

Del belga e del suo eventuale arrivo alla Juve ha parlato intanto alla redazione di Juvenews.eu anche il radiocronista Rai Giuseppe Bisantis.

Palmeri: 'Per Allegri il nemico giurato resta l'Inter, sia per l'ex Marotta sia perché la considera da scudetto'

Il giornalista Tancredi Palmeri ha dedicato nelle scorse ore un editoriale sul sito Sportitalia.com alla Juventus e al suo tecnico Massimiliano Allegri, concentrandosi in particolare su quello che potrebbe essere il pensiero del manager toscano nei confronti dell'Inter: "Nella testa di Max il nemico giurato era e resta l’Inter e non solo per la presenza dell’ex sodale Marotta ma anche perché più prosaicamente Allegri sono due anni che ripete credendoci o meno che è la favorita per la scudetto".

Secondo Palmeri mister Max Allegri saprebbe di non poter rinforzare la sua squadra con grandi acquisti e di conseguenza starebbe lavorando ai fianchi dell'Inter per indebolirla in vista della prossima stagione. Questa manovra, secondo il giornalista, sarebbe iniziata i primi giorni di maggio, quando il livornese si sarebbe speso in prima persona per parlare con Romelu Lukaku promettendogli un futuro roseo alla Juventus.

"E chissà quanto la serenità di Lukaku non sia stata molestata anche nella finale di Champions", si è domandato Palmeri insinuando come l'adoperato di Allegri avrebbe distratto Lukaku persino nella finale di Champions che l'Inter ha perso contro il Manchester City il 10 giugno, con una palla goal deviata proprio dal belga.

Di Massimiliano Allegri e del suo presunto desiderio di avere alla Juventus il centravanti Romelu Lukaku ha parlato anche il radiocronista Rai Giuseppe Bisantis al sito Juvenews.eu: "Lukaku? Per me è la dimostrazione che Allegri è tutto fuorché indebolito dalla presenza di Giuntoli. Non è mistero che sia sempre stato il suo sogno. Quanto al versante etico, il belga non mi sorprende: prima bacia la maglia dell’Inter, poi va al Chelsea e - infine - fa la stessa cosa a distanza di nemmeno due anni, per giunta con una rivale sportiva storica".