L'ex giocatore Massimo Brambati ha condiviso alcune interessanti osservazioni durante una recente intervista a TMW Radio riguardo a vari argomenti nel mondo del calcio, parlando di Juventus, del pareggio contro il Bologna ma anche di Chiesa, che sembra non riuscire a rendere nel migliore dei modi con l'idea di gioco di Massimiliano Allegri. L'agente sportivo ha parlato anche di Roberto Mancini e della scelta di accettare l'offerta da commissario tecnico della nazionale dell'Arabia Saudita.

Massimo Brambati ha parlato di Chiesa

Sul giocatore della Juventus Federico Chiesa, Brambati ha espresso dubbi sul fatto che l'allenatore Massimiliano Allegri possa aiutarlo a rendere al meglio. Ha affermato che Chiesa non è sopravvalutato aggiungendo: ''Nell'idea di gioco di Allegri è costretto ad inseguire gli avversari, forse Allegri non è l'allenatore migliore per lui''. Passando alla Juventus, Brambati ha parlato del pareggio contro il Bologna sottolineando: ''Non mi sembra che né la squadra né Allegri siano cambiati, forse ad Udine si è verificata una coincidenza che ha favorito il gioco dei bianconeri''.

Ad avere molto clamore mediatico in Juventus-Bologna è stata anche la gestione arbitrale di Di Bello, che secondo gran parte degli addetti ai lavori non ha arbitrato in maniera ideale. Errori nel primo tempo su due episodi discutibili in area da rigore del Bologna, un altro nel secondo tempo nell'area di rigore della Juventus. Sulla gestione dell'arbitro Massimo Brambati ha dichiarato: ''Mi è stato detto che nell'intervallo gli avevano riferito di un rigore non assegnato alla Juve, sarà scattata la classica e stupida compensazione''.

Il riferimento è probabilmente al mancato rigore non assegnato a Chiesa per il presunto fallo di Moro nel primo tempo e a quello non fischiato al Bologna per il presunto sgambetto del centrocampista inglese Iling-Junior a Doye, giocatore della società emiliana.

L'agente sportivo Brambati ha parlato di Mancini e della scelta di accettare l'offerta dall'Arabia Saudita

Sulla situazione riguardante Roberto Mancini e la Nazionale Italiana, Brambati ha dichiarato che Mancini aveva già firmato un'intesa per una riorganizzazione dell'organigramma della squadra nazionale. Ha sottolineato che, a sua detta, Conte e Allegri avevano ricevuto offerte allettanti dal valore di 30 milioni di euro da società arabe. Il periodo in cui queste offerte sono state fatte coincide con il momento in cui Mancini è stato contattato dall'Arabia Saudita. Brambati ha indicato che gli arabi, delusi dalla mancata acquisizione di Messi, stavano cercando un'altra figura di impatto mediatico e avevano considerato vari allenatori italiani. Secondo Brambati, Mancini avrebbe dovuto dimettersi insieme a Gravina dopo la mancata qualificazione ai Mondiali.