"Ho imparato a essere glorificato ma anche a prendere qualche batosta. Come la scorsa estate. Ho vissuto in prima persona una situazione spiacevole. Stavo trattando con l’Inter, ma poi non se n’è fatto di niente. Era agosto, ricordo bene, e non si leggeva d’altro": inizia così l'intervento a Cronache di Spogliatoio del centrocampista dell'Udinese Lazar Samardzic che nel corso della propria intervista ha ovviamente trattato diversi argomenti, dal mancato passaggio in nerazzurro alla presa di coscienza della realtà dei fatti.

Ovvero la permanenza a Udine.

L'importanza di non lasciarsi condizionare dalle offese degli hater

"Quando sono sorti i primi problemi, ho aperto il telefono e ho trovato tantissimi insulti in chat. E ogni ora aumentavano - ha proseguito la mezzala serba trattando l'argomento forse più delicato della vicenda - Ogni commento sul mio profilo parlava di quello. Mi sono subito detto: ‘Laki, calma. È normale’. I tifosi sono persone, e non tutte le persone sono uguali. Mi sono promesso immediatamente di guardare avanti, che avrei trasformato quelle offese in carica per andare ancora più forte. Mi hanno ferito però quei tifosi che mettevano in cattiva luce mio padre, che lo insultavano dicendo che pensava soltanto ai soldi, che mi rovinava la carriera.

Niente che fosse più distante dalla realtà".

Alla fine il centrocampista è rimasto a Udine: "Ci siamo parlati molto in quei giorni. E alla fine, dopo tutto quel caos, mi sono guardato dentro e ho capito che non avuto alcun tipo di rimpianto per com’è andata la vicenda, di non essere andato all’Inter".

Il mancato passaggio all'Inter e la stagione disputata da Samardzic all'Udinese

Questa estate il passaggio di Lazar Samardzic sembrava cosa fatta: all'Udinese il cartellino di Giovanni Fabbian più un conguaglio tra prestito e obbligo di riscatto sui 16 milioni di euro, all'Inter uno dei più promettenti e talentuosi centrocampisti della Serie A.

Proprio all'ultimo però, dopo aver svolto le visite mediche, sono arrivati degli intoppi: incomprensioni sembrerebbe di natura economica che hanno condotto l'entourage e il padre agente a declinare l'offerta tra lo stupore generale e a passare oltre.

Nella sessione invernale, il serbo sembrava invece a un passo dal Napoli. Anche lì poi nulla è andato in porto. Oggi le voci sul possibile interesse della Juventus, ma se ne parlerà solo in estate.

Con l'Udinese quest'anno sono arrivati 25 match con tre gol (contro Salernitana, Napoli e Milan, gli ultimi due splendidi per preparazione e finalizzazione) e due assist a referto.