"Oggi paragonando Yildiz a Del Piero secondo me facciamo solo del male al ragazzo, che sta facendo cose veramente importanti come il gol dell'altra sera": si apre così l'intervento di Angelo Di Livio, ex calciatore tra le altre di Fiorentina e Juventus, che a Tuttosport ha parlato di Kenan Yildiz, il numero 10 bianconero autore di un gol alla Del Piero (destro a giro a rientrare da sinistra verso il palo lontano) nella vincente sfida di Champions League contro il PSV piegato alla fine 3-1.
Di Livio su Yildiz: 'È presto ma si muove come Del Piero'
"Nonostante questo, in lui rivedo lo stesso atteggiamento, gli stessi movimenti che faceva Alessandro da giovane. Quindi ci sono veramente i presupposti per rivedere, tra qualche anno, un nuovo Del Piero. Però tra qualche anno, ora lasciamolo lavorare tranquillamente e in santa pace" ha proseguito Di Livio, che ha poi fatto cenno a quanto a volte nel calcio i paragoni possano risultare 'scomodi' e fin troppo ingombranti: "Questi paragoni a volte sono terribili e ci voglio andare con i piedi piombo, però devo dire che Yildiz ha qualità e che si muove come Del Piero".
Il gol segnato da Yildiz ha scatenato i commenti sulla somiglianza con quelli che erano i gol alla Del Piero ed anche un'altra ex leggenda bianconera come Alessio Tacchinardi ha voluto dire la sua a Tmw Radio. "Il gol di Alex a Dortmund era più difficile, aveva un angolo più esterno e Kohler davanti. Questo però non toglie che Yildiz ha fatto un gran gol. Lo si vede soprattutto da dietro, nel modo in cui picchia la palla: ha un calcio che hanno quelli bravi. Quella palla lì va via da un giocatore che ha una morbidezza di piede diversa dagli altri".
Yildiz è diventato il più giovane marcatore bianconero nella storia della Champions League: adesso serve continuità
Col gol realizzato al PSV Yildiz è diventato il marcatore più giovane della storia del club bianconero in Coppa Campioni sottraendo il record proprio ad Alessandro Del Piero.
Adesso però servirà continuità.
Sabato allo Stadium arriverà il Napoli e nel caso in cui Thiago Motta dovesse dargli ancora fiducia al turco si chiederà di continuare a fare la differenza. Lo impongono il blasone del numero che gli è stato consegnato e in generale la necessità di essere sempre protagonista se ci vuole sedere per davvero al tavolo dei più grandi.
Non è comunque escluso che il tecnico bianconero lo escluda dall'11 titolare laddove finora ha sempre figurato: del resto l'essere grandi passa anche dalla capacità di entrare e saper incidere a partita in corso.