Presepe napoletano, simbolo di fantasia, di capacità di interpretare la realtà. Eccolo a Piazza San Pietro, un pezzo della tradizione partenopea arriva in Vaticano, non era mai accaduto prima, l'evento ricade proprio in occasione del primo Natale celebrato da Papa Francesco.
Indossano il classico abito del settecento napoletano i sedici pastori che animano, con colori vividi, la scena che tutti conosciamo, la grotta, il bue l'asinello, che scaldarono il neonato: il tutto rievoca, nella tipica atmosfera soffusa, la nascita del Bambino Gesù.
Le statue sono alte due metri, in modo da poter essere viste facilmente da lontano, anche nella pizza gremita sotto le feste.
L'inaugurazione dell'opera è avvenuta il 24 dicembre, sottolineata dalle note di una delle canzoni napoletane più emozionanti e note nel mondo: "O'sole Mio". Al cardinale Crescenzio Sepe e al presidente della Regione Stefano Caldoro, coadiuvati dalla bottega realizzatrice - rappresentata, fra gli altri, proprio dal maestro realizzatore Antonio Cantone - l'onore di presentarlo al Papa Francesco. Il presepe è un regalo dell'arcidiocesi di Napoli, donato dalla Bottega artigiana Cantone & Costabile, che ne hanno curato l'allestimento.
Al bando gli sfarzi, dal Vaticano fanno sapere, che il primo Natale celebrato da Papa Bergoglio, sarà realizzato limitando i costi a carico del Governatorato vaticano.
Il cardinale Sepe ha colto l'occasione per invitare papa Francesco, a conoscere una delle città più belle del Sud: Napoli. Capace non solo di produrre meraviglie dell'arte presepiale, ma infinite altre eccellenze.
Papa Bergoglio, naturalmente, non ha potuto dire di no, ed ha accettato di buon grado.