Arrivano dal Vaticano delle segnalazioni riguardanti il riciclaggio. In tutto sono ventidue ma solo cinque sono state considerate degne di approfondimento. Secondo l'Aif, ossia autorità finanziaria vaticana antiriciclaggio, bisognava inserire delle nuove misure correttive per far sì che la banca vaticana, lo Ior, continuasse a lavorare nella trasparenza e nell'onestà di tutte le norme internazionali ed etiche.

L'aumento delle segnalazioni di riciclaggio

Le segnalazioni sospette già l'anno scorso erano duecentodue, sono aumentate di molto considerando le sei del 2012 e solo una segnalazione del 2011. Sembra però che la legge di Papa Francesco sul riciclaggio funzioni molto bene e stia portando molti risultati per segnalare le transazioni errate e non idonee.

I meccanismi dello Ior

In particolare il direttore Bruelhart ha evidenziato anche delle ispezioni interne alle 'Opere di Religione'. Il denaro che possiede lo Ior è solo suo nonostante sia intrecciato molto bene con le banche estere. Proprio per questi 'conti misti' che non consentono di identificare i clienti per i quali la banca vaticana compie le azioni sono nati dei sospetti.

In Italia lo Ior è ferma con quasi 120 milioni di euro bloccati nelle banche italiane corrispondenti. Allo Ior non sono stati chiusi i conti poiché quelli sospetti devono essere monitorati dall'Aif nei rapporti con le banche estere. Lo scorso anno l'autorità finanziaria vaticana ha lavorato con ben quattro controparti estere e le richieste di informazioni del Vaticano all'estero sono circa 28 e le risposte 53.