Andrea Di Stefano è morto all'età di 88 anni per arresto cardiaco, considerato da molti fan e sportivi il migliore calciatore di sempre, migliore perfino di Maradona e di Pelè. Il presidente onorario dei Merengues (Real Madrid, ndr) è nato a Buenos Aires, in Argentina, ma ha origini italiane (proprio come suggerisce e inganna il cognome). L'ex campione ha esordito nel River Plate, successivamente grazie alle sue doti arriva ai Millonarios di Bogotà, in Colombia. Di Stefano, infine, approda al Real Madrid, dove finalmente gli viene riconosciuta la fama che merita giocando insieme a Puskas, componendo una delle coppie calcistiche migliori di sempre. "La Saeta Rubia" era capace di grandi cose, un giocatore che possiamo considerare un "jolly" in quanto riusciva ad adattarsi a quasi tutto i ruoli, ottenendo sempre il massimo successo.
Di Stefano ha vinto cinque Coppe dei Campioni consecutive (oggi Champions League) andando a segno in tutte le partite finali.
Nel 1964 è pronto a sollevare la sesta coppa, ma quell'anno arriva il successo dell'Inter. L'ex presidente onorario del Real Madrid ha vinto otto campionati spagnoli con i Merengues, due Palloni d'Oro, una Coppa Intercontinentale ed è stato capace di vincere per cinque volte il premio "Capocannoniere della Liga" (Premio Pichichi). Il due volte Pallone d'Oro è stato anche allenatore conquistando con il Valencia la Coppa delle Coppe. Termina così però tutto, e il mondo non potrà far altro che ricordare le sue giocate e sentirne la mancanza nel mondo del calcio. Addio Saeta!