Dopo sei giorni dagli eventi che hanno portato alla morte un giovane di diciassette anni che, insieme ad altri due, non si è fermato all'alt dei carabinieri, sono usciti i risultati dell'autopsia che smentirebbero i testimoni. Questi ultimi avevano sostenuto che il carabiniere di 32 anni aveva sparato intenzionalmente al ragazzo alle spalle mentre era a terra. I risultati medico - legali eseguiti dal professor Massimo Esposito dell'istituto di medicina legale dell'università Federico II, confermerebbero le dichiarazioni del carabiniere al quale nella colluttazione era partito un colpo accidentalmente che aveva raggiunto Davide al torace.
Sono stati eseguiti, prima dell'autopsia, anche gli esami richiesti dalla famiglia: la tac e il prelievo cutaneo. Come si ricorderà tre giovani di cui uno si pensava fosse il latitante Arturo Equabile (che ha smentito la sua presenza) non si erano fermati all'alt. Ne era seguito un inseguimento, conclusosi quando lo scooter dove viaggiavano si era scontrato con un altro veicolo. I carabinieri così hanno potuto raggiungere i fuggitivi e mentre uno scappava, un altro si divincolava, dalla pistola del militare era partito il colpo che ha ucciso Davide.
Il proiettile è entrato all'altezza della spalla ed è uscito dalla schiena.
I testimoni, che avevano dichiarato l'intenzionalità del carabiniere di uccidere Davide, saranno ascoltati nuovamente dagli inquirenti, per ripetere quanto affermato in prima battuta. Questi testimoni sono anche persone che si oppongono fermamente allo Stato. Tra questi la famiglia e il fratello della vittima, Tommaso, che ha dichiarato apertamente alla stampa che è la Camorra a proteggerli e non lo Stato. Secondo Fabio Anselmo, l'avvocato della famiglia Bifolco, tuttavia i risultati autoptici confermerebbero anche la versione dei testimoni secondo i quali la linea del proiettile è compatibile con quella trasversale. Davide sarebbe stato colpito dall'alto verso il basso. Da ciò le ipotesi sarebbero tutte da confermare in quanto potrebbero far presumere che Davide si trovasse a terra e chi ha sparato fosse molto vicino.
Il proiettile avrebbe così colpito regione toracica anteriore sinistra ed è uscito tra la settima e l'ottava vertebra a destra. Il latitante Arturo Equabile (22 anni), ricercato per furto, ha dichiarato ai giornalisti del Fatto Quotidiano che lui non era lì e si consegnerà nei prossimi giorni alle forze dell'ordine per ribadire agli inquirenti la sua versione. (Fonte Corriere del Mezzogiorno).