Si è concluso nella giornata del 28 novembre presso il Tribunale di Crotone il processo con rito abbreviato che ha riguardato un caso di revenge porn, con estorsione e atti persecutori. La vicenda ha portato a una condanna a sei anni e 10 mesi di carcere per uno degli imputati, mentre un altro uomo è stato assolto.

Al centro del caso di cronaca, la diffusione non consensuale di un video intimo e la successiva richiesta di denaro sotto minaccia. I carabinieri hanno documentato numerosi contatti telefonici tra la vittima e i due imputati, volti ad ottenere somme di denaro per evitare la pubblicazione del filmato.

Crotone, il caso e la sentenza

Il processo ha riguardato un uomo di 46 anni, ritenuto colpevole di aver filmato e diffuso senza consenso un momento intimo di un crotonese. Il filmato era stato utilizzato per minacciare la vittima e costringerla a pagare un riscatto, pena la diffusione del video tramite WhatsApp. Il giudice ha emesso una sentenza di condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di estorsione e revenge porn.

Un secondo imputato, di 39 anni, accusato di essere complice nell’estorsione, è invece stato assolto per insufficienza di prove e rimesso in libertà dopo cinque mesi di detenzione preventiva.

Le indagini e la denuncia della vittima

Le indagini, avviate ad aprile, sono partite dalla denuncia della vittima, un uomo residente a Crotone, che ha riferito di essere stato sottoposto a pressioni economiche per circa due mesi.

Il video, girato senza consenso, è stato l’arma con cui gli estorsori hanno cercato di manipolare psicologicamente la vittima, minacciando di divulgarlo in caso di mancato pagamento.

I Carabinieri della Compagnia di Crotone hanno documentato numerosi contatti telefonici tra la vittima e due imputati, confermando le richieste estorsive sempre più insistenti.

Il processo ha visto coinvolto anche un terzo imputato, che in precedenza aveva scelto di patteggiare la pena, accettando una condanna a due anni di carcere.

Revenge porn, cosa si rischia e come prevenire

Il revenge porn è un fenomeno sempre più diffuso e rappresenta una grave violazione della privacy. Questo reato, disciplinato dall’articolo 612-ter del Codice Penale italiano, punisce chiunque diffonda o condivida immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta.

La legge prevede pene severe per i responsabili, ma è fondamentale anche sapere come prevenire e affrontare questa minaccia.