Un appartamento completamente distrutto, altri con pareti danneggiate, infissi rubati ed impianti elettrici ed idraulici vandalizzati e totalmente asportati. È questo lo stato di consegna di 10 dei 12 appartamenti popolari occupati abusivamente dal 2009 a Palagonia, comune agrumicolo catanese. (gli occupanti dei restanti due appartamenti non hanno ancora consegnato le chiavi.)

Palagonia, la crono storia degli alloggi popolari: dall'occupazione alla riconsegna

I 12 appartamenti di edilizia popolare in contrada Grassurelle furono occupati alla fine del 2009, quando ancora i lavori nei due edifici non erano stati completati. L'allora sindaco ha emesso nello stesso anno un'ordinanza di sgombero agli occupanti, ma senza nessun risultato. Nel 2010 l'amministrazione comunale diede mandato all'Istituto Autonomo case popolari per redigere la graduatoria degli aventi diritto, e nel gennaio 2013 è stata formalizzata la graduatoria. Nonostante ciò gli appartamenti risultano ancora occupati, e sei mesi dopo viene emessa una nuova ordinanza di sgombero, anche stavolta senza effetti. I vincitori del bando, a questo punto, reclamano i propri diritti e chiedono l'intervento del Prefetto di Catania. Viene dato tempo agli occupanti fino al 31 marzo 2014 per lasciare gli alloggi. Il Comune propone agli occupanti un sussidio economico temporaneo per cercare un nuovo alloggio ma gli occupanti non accettano nessuna interlocuzione. Il 9 luglio 2014 viene fissata la data per le operazioni di sgombero coatto. Gli occupanti si rivolgono al Tribunale di Caltagirone per fermare lo sgombero, il Comune sospende le operazioni, ma il giudice rigetta la richiesta degli occupanti (31 luglio 2014). Si sancisce con una sentenza un concetto semplice: le case vanno date ai "legittimi assegnatari", quindi gli occupanti devono andare via. Il nuovo sgombero viene fissato per l'1 settembre, ma per evitare problemi di ordine pubblico e garantire l'incolumità di tutti, viene firmato un "Verbale di accordo" tra gli occupanti e il Comune di Palagonia: "tutti gli occupanti si impegnano a lasciare spontaneamente gli alloggi occupati abusivamente entro pochi giorni". Ad oggi dieci dei dodici appartamenti sono stati riconsegnati (alcuni, come dimostrano le foto, in condizioni disastrose).

Le dichiarazioni del Sindaco Valerio Marletta, alla riconsegna degli appartamenti.

Ad intervenire sulla questione è il primo cittadino Palagonese, che ha dichiarato: "Il Comune ha rispettato il patto sottoscritto con gli occupanti, evitando l'uso delle forze dell'ordine. E' stato garantito il trasloco con montaggio dei mobili nelle nuove abitazioni, il Comune ha offerto piccoli sussidi per pagare le caparre per i nuovi alloggi, ha aspettato che alcuni sistemassero i nuovi alloggi presi in locazione, ha fatto opera di intermediazione per trovare case in affitto. Personalmente ho speso l'ultimo mese della mia attività nel mediare e provare a venire incontro alle esigenze di tutti. Il risultato è che solo pochi hanno rispettato i patti, riconsegnando in stato decente gli appartamenti.

Siamo di fronte a migliaia di euro di danni. Vi giuro che utilizzerò tutti gli strumenti in mio possesso per recuperare da questa gente fino all'ultimo centesimo. Le denunce sono partite, non saranno contro ignoti, ma bensì contro ogni singolo occupante degli appartamenti danneggiati".