I diversi stadi di sconforto di AlexSchwazer che vengono mostrati dalle carte dei pm di Bolzano nonlasciano dubbi sul passato dell'atleta che a quanto pare iniziò apensare al doping molto tempo prima del 2012. Il primo indizio risale addiritturaall'anno dei Giochi di Pechino, quelli che ha vinto, nella stagionein cui doveva sentirsi al meglio della condizione e dove giàcorteggiava l'abisso. Nel febbraio del 2008 compra una tendaipobarica che simula la permanenza in alta quota. La pratica èvietata in Italia e lui lo sa benissimo, infatti l'acquisto su Ebay èa nome della madre.
Non è considerato doping per la Wada, ma per lanostra legge si solo che Alex riporta ordinato e metodico l'uso delmacchinario nelle sue tabelle: <<10.06 inizio Livigno +tenda>>, e il mese successivo, <<06.07 fine Livigno(stanco), periodo tenda continuo>>, <<25.07 fine tenda>>.E fine anche dei comportamenti corretti.
Da lì in poi è una discesa costante.Le strane domande su ormoni molto più illegali della tenda, ilrapporto con i medici sospetti e qui la colpa del marciatore confinacon quella del sistema. Chi gli sta intorno scopre che Schwazer siaffidava a Ferrari, consulente che non poteva frequentare e cheinvece si occupava della sua preparazione più di chiunque altro.Invece di denunciare il legame chiedono a un altro atleta dicontrollarlo come spiega Visini, allora responsabile del settoremarcia, nell'interrogatorio: <<Ho conferito l'incarico a DiegoCafagna di tenere sotto osservazione Alex; Rita (Bottiglieri, exdirigente Fidal) mi disse che avrebbe provveduto nell'effettuare unaricarica telefonica di 100 euro sull'utenza di Diego per essereinformati su quello che accadeva al Teide>>.
Tutti sospettavano il peggio.
Ora Schwazer è squalificato, la Fidalprova ad aggiustare le falle e il presidente Giomi fa chiarezza suicontrolli mancati: <<La posizione dei 38 atleti che non hannorispettato il sistema "whereabouts" in passato sono moltodiverse tra loro e saranno valutate ma posso dire che negli ultimi 18mesi sono dieci gli atleti a cui è contestata un'infrazione e due sisono ritirati>>.
Si prova a ridare credibilità alsistema, a ripartire da informazioni trasparenti e reazioni immediatealle anomalie. Chi rischia di più resta Carolina Kostner chepotrebbe chiedere un rinvio dell'udienza alla procura Coni inprogramma venerdì perché in questo weekend è impegnata con lospettacolo <<On Ice Operapop>>. Prova a restare attaccataalla normalità mentre la sua posizione si fa sempre più complicata.Un danno collaterale che si poteva evitare.