La tragedia si è consumata oggi, lunedì 27 ottobre, a Roma. In un appartamento in Via Carlo Felice 69, nel quartiere di San Giovanni, sono stati trovati 3 cadaveri: il corpo di una donna di 42 anni e quello di due bambini, suoi figli, un maschio e una femmina, rispettivamente di 9 e 3 anni. La terza bimba, di 4 anni, è stata trovata in fin di vita e ora si è ricoverata in gravissime condizioni all'Ospedale San Giovanni.

Mentre i due bambini sono stati uccisi con un'arma da taglio, probabilmente un coltello, la donna si è impiccata nella vasca da bagno. Anche essa riporta sulle braccia tagli e ferite. Si è impiccata con del fil di ferro. L'ipotesi più accreditata è che la donna, di nazionalità marocchina, abbia ucciso i figli, presa da un'improvvisa follia, e poi si sia tolta la vita. Il palazzo in cui si è verificata la strage è da 10 anni occupato da immigrati, dai cosidetti "sans papier". L'allarme è stato dato, verso le 13.30, da un inquilino del palazzo che ha notato macchie di sangue fuori alla porta. Il 118 ha subito avvisato i Carabinieri.

Il pm della Procura di Roma che si sta occupando di questo caso di omicidio - suicidio è Francesco Minisci.

È stato immediatamente rintracciato il marito della donna ed è stato sottoposto ad un lungo e dettagliato interrogatorio. Questi, infatti, si trova ricoverato, dalla notte scorsa, al San Giovanni a causa di una profonda pugnalata al fegato. L'uomo aveva dichiarato di essere stato ferito durante un tentativo di rapina nel suo appartamento. Probabilmente il 43enne ha mentito. Quasi sicuramente i due avvenimenti sono collegati. I Carabinieri credono che sia stato pugnalato dalla moglie a seguito di una violenta lite.

Così viene ricordata la marocchina da una signora che la conosceva e che abita nel palazzo accanto: "Me la ricordo, una ragazza molto giovane e minuta, senza il velo" e ancora " mi ricordo i bambini piccoli che erano sempre con lei". Conoscenti della famiglia: "Era brava gente". La Polizia Scientifica e i Carabinieri proseguono le indagini.