Sabato notte a Würenlingen, nel cantone svizzero di Argovia, circa 40 km a nord di Zurigo, poco dopo le 23 un uomo ha ucciso quattro persone e infine si è suicidato. Alcuni residenti hanno sentito alcuni colpi di arma da fuoco provenire da un'abitazione e hanno immediatamente chiamato la polizia, che giunta sul posto, si è trovata davanti una scena raccapricciante: tre delle vittime sono state uccise dentro casa, la quarta, un uomo accorso dopo aver sentito gli spari, sulla strada.
Poco lontano invece è stato trovato un altro corpo: quello dell'autore della strage che si era tolto la vita.
Secondo quanto trapela dalle indagini, condotte dal capo della polizia criminale Markus Gisin, l'uomo, sposato e padre di tre figli, viveva separato dalla moglie, tutrice legale dei bambini.
La strage è avvenuta in due distinte fasi: Nella prima l'uomo ha ucciso i suoceri e il cognato, di 57, 58, e 32 anni, per poi uccidere nelle vicinanze un altro uomo di 46 anni che era accorso a vedere cosa stava succedendo dopo aver sentito la sparatoria. In seguito l'assassino si è tolto la vita.
La polizia non è in grado di sapere se l'uomo accorso sia una vittima casuale o se conoscesse l'omicida. Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia alla BBC, gli inquirenti non hanno ancora ben chiare le motivazioni dall'accaduto, suppongono però che si tratta molto sicuramente di un litigio legato a motivi familiari. Il pluriomicida è un cittadino svizzero di 36 anni che viveva separato dalla moglie e dai figli, già resosi colpevole in passato di altri episodi di violenza.
Il paese di Würenlingen non è nuovo a simili accadimenti
Nel 1985 accadde una strage che per molti versi ricorda quella odierna. L'agente immobiliare Alfredo Lardelli uccise l'amante della moglie e altre due persone.
Inoltre, sempre a Wurenlingen, a causa di una bomba nella stiva, un aereo della Swiss Air partito da Zurigo e diretto a Tel Aviv esplose nei boschi vicini, causando la morte di 38 passeggeri e di 9 membri dell'equipaggio.