L’Istituto di Previdenza Sociale rende notoche nei primi sette mesi dell’anno si è avuto un aumento considerevole di nuovi contratti lavorativi, certificati in 706 mila nuove posizionida gennaio a luglio. Anche se le nuove assunzioni sono state favorite principalmente dagli sgravi sui contributi previdenziali, il premier Renzi si è subito affrettato ad attribuire i buoni dati provenienti dal mercato del lavoro al Jobs Act, la nuova riforma voluta dal Governo, dopo la pioggia di critiche ricevute a causa dei ripensamenti sulla flessibilità in uscita e la distrazione ad altri usi dei fondi necessari alla risoluzione del problema degli esodati.

Un altro dato positivo riguarda i buoni usati dalle aziende per pagare le prestazioni lavorative occasionali, cresciuti di oltre il 70%. Come riporta 'Il Fatto Quotidiano', il risultato migliore si è avuto con i contratti a tempo determinato, che registrano un saldo netto di 514 mila nuovi rapporti lavorativi. Sul fronte dei rapporti a tempo indeterminato invece, il saldo è positivo con 139 mila nuove assunzioni, alle quali vanno aggiunti 388 mila rapporti a termine che si sono trasformati a tempo indeterminato.

Il Boom dei voucher e la dislocazione geografica delle nuove assunzioni

Definiti come 'il nuovo fronte del precariato' dal presidente Inps Tito Boeri, dall’inizio dell’anno sono stati venduti oltre 61milioni di voucher per il pagamento delle prestazioni lavorative occasionali, registrando un incremento maggiore del 70% in confronto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Molto significativoil fatto che i maggiori incrementi percentuali si sono avuti nel meridione, dove l’incidenza del lavoro nero è molto più alta in confronto alle altre regioni del paese. Analizzando i nuovi contratti per aree geografiche, il maggior numero di nuove assunzioni si è avuto nelle regioni del centro-nord, con il Friuli Venezia Giulia in testa con un aumento di oltre l’85%, seguito da Umbria e Marche con aumenti percentuali di oltre il 50%.

Ancora difficoltà si registrano nell'Italia meridionale, con percentuali molto più contenute, dove si è registrato un aumento dell’11% in Sicilia e del 17% circa in Puglia.

Interrogazione parlamentare del M5S per richiedere maggiore trasparenza sulle assunzioni nella scuola

Non essendo ancora state pubblicate le graduatorie e i punteggi alla base delle assunzioni avvenute a seguito del Piano Straordinario della riforma della Scuola, il Movimento Cinque Stelle ha chiesto una maggiore trasparenza sui meccanismi utilizzati per l'assegnazione dei ruoli, depositando in Parlamento un’interrogazione.

A oggi sono state fatte oltre 9 mila nuove assunzioni nella scuola, vincolate al trasferimento di residenza forzata, senza però che i rispettivi elenchi dei nuovi assunti siano stati pubblicati. Inoltre, il Miur ancora non ha reso pubblico l’algoritmo utilizzato per la selezione delle assunzioni e delle relative sedi di destinazione, provocando polemiche da parte dei parlamentari del M5S che hanno presentato un’interrogazione parlamentare con la quale richiedono maggiore trasparenza sulle procedure adottate. Il deputato Luigi Gallo, tra i principali fautori dell’iniziativa parlamentare, ha dichiarato che il fatto che siano avvenute migliaia di assunzioni statali senza la predisposizione della relativa graduatoria pubblica è molto singolare, che non trova precedenti nella storia della Repubblica.