Il giallo sulla morte assurda che ha coinvolto Domenico Maurantonio, il giovane liceale che in gita con la sua classe a Milano per visitare l'EXPO, nella notte del 10 maggio è precipitato dalla finestra dell'hotel dove alloggiava con i suoi compagni e i professori. Una morte che oltre a sconvolgere per la giovane età della vittima, provoca una disarmante delusione di fronte all'omertà e alle dichiarazioni fallaci degli studenti che, come ricordiamo, inizialmente accusarono qualcuno di aver mescolato in una bevanda, offerta al giovane, alcool e lassativo, versione smentita dai test, e che,invece, oggi affermano possa essersi verificato un disturbo neurologico in Domenico tale da indurlo ad affacciarsi dal davanzale per poi gettarsi nel vuoto.
Un disturbo tale che possa avergli fatto scambiare la porta della camera con la porta del bagno, versione che non trova riscontro.
Tra gaffe e omissioni
Tuttavia quanto emerso nelle ultime ore, sulla base di documenti pubblicati dal Corriere del Veneto, copre di ulteriore mistero e rammarico questa tristissima vicenda. Pare infatti che un professore della classe di Domenico abbia scritto nella relazione di fine anno scolastico, un esito positivo per quanto riguarda la gita svoltasi il 9 e 10 maggio a Milano, sottolineando che i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo alla visita dell'Expo.
Una gaffe senza precedenti se si pensa che la gita non si è per nulla conclusa con un buon esito visto quanto accaduto a Domenico Maurantonio uno tra gli studenti che questo insegnante aveva in custodia.
Pare, inoltre, che questo docente non sia stato l'unico a "dimenticare" la drammatica vicenda. Infatti, anche i suoi colleghi, hanno contribuito alla relazione di fine anno facendo riferimento esclusivamente allo scarso rendimento scolastico e omettendo la drammatica vicenda. Vogliamo credere che si sia trattato di una dimenticanza e di una gaffe poichè omettere questa triste vicenda sarebbe come far morire due volte il giovane Domenico, provocandone un'immane dolore ai genitori che non soltanto attendono delle risposte concrete, ma che in quei giorni avevano affidato con fiducia il loro figlio a questi professori.