Stupri e sigarette spente sulla carne: il racconto choc delle spose jihadiste
Noor ha il corpo bruciacchiato dai segni dei mozziconi di sigaretta spenti sulla carne, sulle spalle, sulle gambe, sullo stomaco. E' diventata schiava sessuale di un militare jihadista; poi, mentre stava per realizzare il suo sogno di fuga, è stata scoperta, sono entrate sei guardie dell'Isis e l'hanno violentata. Bushra, invece, stava per scegliere la strada del suicidio piuttosto che accettare l'idea di diventare schiava di un uomo che avrebbe abusato di lei, più volte al giorno: legata alle mani e ai piedi, la ragazza veniva stuprata accompagnata dall'angoscia delle urla della sorellina di 14 anni che, nell'altra stanza, subiva la stessa orrenda sorte. Bushra racconta che da quel giorno ha subito violenza carnale cinque volte al giorno.Ultime news Isis: violenze carnali ripetute più volte al giorno
Munira è un'altra 'sposa jihadista' e il suo racconto è, se possibile, ancora più raccapricciante e devastante. La ragazza è stata stuprata per la prima volta a quindici anni da un uomo che poteva essere suo nonno: ha visto bambine di soli sei anni subire violenze come quelle perpetrate ad una donna adulta. Lei quotidianamente veniva violentata sino ad avere gravi emorragie, stava malissimo sia dal punto di vista fisico che mentale.Ora alle tre ragazze è stato offerto asilo in Germania ma loro continueranno a ripetere queste parole a qualsiasi donna che incontreranno e che manifesterà l'intenzione di diventare una 'sposa jihadista': 'Non andate, quelli dell'Isis sono criminali. Sarete violentate continuamente, picchiate e vendute ad altri uomini che continueranno questo ciclo vizioso. Senza scampo'