L'agghiacciante fatto di cronaca è avvenuto presso l'ospedale infantile "Burlo Garofolo" di Trieste e la notizia è stata riportata da 'ilgazzettino.it'. Un infermiere di 59 anni in servizio presso la struttura sanitaria in questione, filmava e fotografava le parti intime delle bimbe ricoverate, approfittando delle visite mediche.

L'uomo, in manette, è rinviato a giudizio

Un fatto di cronaca che riguarda ancora purtroppo la pedofilia: Mauro Cosolo, un infermiere di 59 anni è stato arrestato e rinviato a giudizio dal Pubblico Ministero Pietro Montrone per aver filmato e fotografato le parti intime di bambine ricoverate presso l'ospedale in cui lavorava, di età compresa tra 4 e 15 anni.

L'uomo è accusato di 'atti sessuali con minorenni e detenzione di materiale pedopornografico' ed il 16 settembre 2015 ci sarà la prima udienza, alla presenza del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), Luigi Dainotti.

Utilizzava una penna micro spy

L'uomo filmava di nascosto le parti intime delle bambine, approfittando delle visite mediche periodiche alle quali venivano sottoposte, utilizzando una penna micro spy. Ad accorgersi e attirare l'attenzione della direzione sanitaria dell'ospedale è stata la mamma di una delle giovani pazienti: la donna si è accorta degli strani atteggiamenti dell'uomo e si è evidentemente insospettita dal suo modo di fare anomalo. Dopo che la donna ha dato l'allerta sono immediatamente partite le indagini e sono state installate in tutti gli ambulatori, numerose microtelecamere che hanno filmato ogni istante i movimenti dell'uomo.

Quando gli investigatori hanno terminato e raccolto i documenti filmati, hanno arrestato l'infermiere, rinvenendogli 250 video e migliaia di fotografie scattate alle piccole pazienti.

Successivamente è stato trasportato presso il carcere di Coroneo e nel prossimo settembre, davanti al Gip, inizierà l'iter giudiziario a suo carico.

Purtroppo si tratta di un'ennesima triste storia, che vede ancora una volta i bambini vittime di questi pedofili senza scrupoli e senza alcuna dignità umana.

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