Sono passati quasi cinque mesi dalla morte di Giulia Di Sabatino, la giovane di Tortoreto che la sera del 31 agosto 2015, in occasione del suo 19esimo compleanno, si sarebbe lanciata dal cavalcavia della A14. Una morte, la sua, che sin da subito non ha convinto gli inquirenti che indagano al giallo e che ora si arricchisce di ulteriori news. E' la trasmissione 'Chi l'ha visto' ad anticipare i nuovi risvolti in merito alla morte di Giulia Di Sabatino, avvenuta in circostanze ancora poco chiare.
Secondo la Procura di Teramo, infatti, è stata necessaria l'apertura dell'inchiesta per istigazione al suicidio. Stando alle ultime indiscrezioni raccolte da fonti vicine al programma di Raitre, ci sarebbe un secondo nome indagato per la morte della ragazza tortoretana. Si tratta di un uomo, quasi coetaneo, con il quale Giulia avrebbe consumato un rapporto prima della sua tragica quanto misteriosa morte.
Morte Giulia Di Sabatino: è stato davvero suicidio? News sui due indagati
Le recenti news sulla morte di Giulia Di Sabatino rese note da 'Chi l'ha visto', contribuiscono ad aggiungere un nuovo tassello al giallo della ragazza che si sarebbe lanciata dal cavalcavia.
Il suo corpo, ormai smembrato, fu ritrovato all'alba del primo settembre dello scorso anno sull'autostrada A14. Da allora si indaga al fine di comprendere il motivo del drammatico gesto della giovane cameriera neo 19enne, nonché i momenti che hanno preceduto la tragedia per la quale è stata aperta un'inchiesta per istigazione al suicidio da parte della Procura di Teramo. I genitori della vittima, finora hanno manifestato grandi dubbi sulla tesi del suicidio. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, accanto al nome del primo indagato, il quale diede a Giulia un passaggio in motorino fino al cavalcavia, se ne sarebbe aggiunto un altro.
Il secondo indagato per la morte di Giulia Di Sabatino sarebbe un giovane 25enne che la sera dello scorso 31 agosto era alla guida della Panda rossa, lo stesso modello riportato da alcuni testimoni, i quali avrebbero visto la vettura sul ponte dal quale la giovane si sarebbe suicidata.
Il suo nome non risulta nuovo nell'ambito del giallo sulla morte di Giulia, poiché già lo scorso dicembre fu sentito come persona informata dei fatti. In quell'occasione, aveva raccontato alle Forze dell'Ordine di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza e si era reso disponibile a sottoporsi al test del Dna. Dalle news rese note da 'Chi l'ha visto', nei giorni scorsi i militari del RIS erano riusciti ad estrarre da un brandello di indumento della ragazza alcune tracce di Dna di un uomo che aveva avuto un rapporto sessuale con lei. Si tratta dello stesso 25enne ora iscritto nel registro degli indagati?
Dopo aver ispezionato dettagliatamente la Panda rossa appartenente al secondo indagato dell’inchiesta sulla morte di Giulia Di Sabatino, gli inquirenti sono ora in attesa dei risultati relativi agli ulteriori esami tossicologici effettuati sul corpo della vittima.
Il fine sarà quello di confermare o escludere la presenza di sostanze stupefacenti. Proseguono anche gli accertamenti sui due indagati, i cui dispositivi elettronici (telefonini e computer) sono attualmente sotto esame, al fine di rintracciare dati utili a chiarire cosa accadde la sera di quasi cinque mesi fa. La famiglia di Giulia, infatti, continua a non credere alla tesi del suicidio e per tale ragione proseguono le indagini alla ricerca della verità. Per saperne di più su questo caso di cronaca o per altri gialli ancora irrisolti, vi invitiamo a cliccare 'Segui' in alto all'articolo.