Erano rimasti spiazzati dalla velocità con cui avevano preso piede le indagini sugli attentati terroristici e in particolar modo quello di Parigi. Così Mohamed Abrini avrebbe deciso di colpire Bruxelles, preda in quel momento più semplice, in considerazione anche del covo sito proprio nella zona da cui sarebbero partiti i primi preparativi per l'organizzazione della stage.

Secondo il Dernière Heure rla donna Assia B. 43enne, che avrebbe ospitato Abrini per qualche giorno ad Anderlecht, avrebbe accettato in cambio di una birra, motivazioni 'bizzarra' per un jihadisti; oltre alle altre rivelazioni che parlano di mazzette di denaro di cui era in possesso l'uomo e di particolari legati al gioco alle slot machine; come anche la dimenticanza del cellulare e delle chiavi nell'abitazione di Assia B. Gli inquirenti hanno comunque ricordato che l'informatrice ha dei 'precedenti psichiatrici'. In riferimento agli ultimi aggiornamenti Ansa del 10 aprile 2016 ore 13:40, pare che la procura abbia confermato che Abrini, complice di Salah Abdeslam e altri jihadista inizialmente avrebbero dovuto fare un attentato in Francia, ma che poi la cellula avrebbe deciso per colpire Bruxelles.

Attentato in Francia ma poi si sceglie Bruxelles

Il piano iniziale sarebbe stato quello di un attentato in Francia, non compiuto a seguito della tempistica delle operazioni avviata per i precedenti attentati, che avrebbe 'spiazzato' i jihadisti, avvalorando tra loro l'ipotesi di poter essere arrestati. Per questo motivo la cellula avrebbe modificato i propri intenti e scelto l'aeroporto di Zavantem. Il famoso uomo col cappello, del quale ancora però vi sono molti sospetti sulla sua reale identità, non erano stati indotti dal principio all'organizzazione di un attacco a Bruxelles. Secondo gli inquirenti e in relazioni alle ultime info sulle indagini svolte dell'ultimo attentato del 22 marzo, facevano parte del comando di Zavantem insieme a Mohamed Abrini anche altri due terroristi Najim Lachraoui e Ibrahim El Bakraoui, i due kamikaze.

Durante un interrogatorio era stato proprio l'uomo a definirsi come l'uomo con il cappello presente nelle telecamere con il carrello pieno di valige, spiegando inoltre che la cellula alla quale si sarebbe arruolato avrebbe cambiato i piani per colpire nuovamente Parigi.

Primo obiettivo della cellula terroristica di Mohamed Abrini era dunque la Francia, anche se non è stata diffusa la zona nei piani dei terroristi - nonostante Abrini abbia nominato la capitale parigina. Le indiscrezioni sono state rese note dalla procura federale belga nella giornata di ieri 9 aprile. Mohamed Abrini, considerato il maggiore complice di Salah Abdeslam, è stato accusato di partecipazione a attività di gruppi terroristici, omicidio e tentato omicidio legato al terrorismo, nell'ambito degli attacchi nell'aeroporto di Zaventem e nella metro di Bruxelles compiuti nella giornata del 22 marzo scorso.

Le informazioni delle motivazioni per le quali Abrini è stato incriminato giungono dal Dernière Heure online, ma ancora sono numerose le versioni diffuse sulla certezza dell'identità di Abrini, identificato ora come uomo con il capello che si vede sui video dell'aeroporto coinvolto nell'attacco, insieme ai due complici che poi si sono fatti esplodere nell'area delle partenze. Se desiderate continuare a seguirci, cliccate su 'Segui' in alto alla vostra sinistra e/o votate la news, cliccando su una delle 5 stelle in alto alla vostra destra.