Terribile notizia arriva dalla regione Liguria, ma coinvolge anche la Calabria. Due uomini infatti sono stati uccisi a Genova da un uomo di origini calabresi. La sparatoria è avvenuta per una lite che è stata scatenata da un apprezzamento fatto ad una ragazza. Il tutto è avvenuto in un locale del genovese. Vediamo i primi dettagli che sono emersi.

Padre e figlio uccisi per un apprezzamento ad una ragazza

Il tutto è avvenuto nella notte tra il 25 e 26 aprile in un locale notturno di Genova. La tragedia è iniziata con un apprezzamento ad una ragazza, proseguito con una lite che ha poi portato agli spari.

Vittima dell'accaduto sono Adriano e Walter Lamberti, due genovesi di origini sinti, rispettivamente di 51 e 27 anni. Stando alle prime informazioni che sono trapelate dalla indagini delle forze dell'ordine, Walter aveva litigato per un apprezzamento fatto ad una giovane ragazza. La lite però era stata sedata e i due erano stati divisi. Nel momento in cui Walter e Adriano Lamberti sono usciti dal bar, avrebbero trovato ad attenderli la stessa persona con cui il giovane aveva litigato. Il padre difende il figlio nella nuova discussione che si anima,  ma Salvatore Maio, il killer, avrebbe estratto la pistola e sparato al ragazzo.

Adriano Lamberti avrebbe così fatto da scudo al figlio con il suo corpo ma il ragazzo è stato lo stesso colpito all'addome. Il 51enne è morto sul colpo mentre il ragazzo è stato trasportato d'urgenza in ospedale Villa Scassi ed è morto lì poco dopo per le profonde ferite all'addome.

Il killer confessa

Il killer, Salvatore Maio, ha 62 anni ed è di origini calabresi. L'uomo, pregiudicato, è stato rintracciato alla casa del figlio e dopo il fermo avrebbe confessato la lite e di aver sparato i due uomini. L'accusa è grave. Si tratta di duplice omicidio aggravato. Ulteriori dettagli sull'argomento emergeranno senza dubbio nelle prossime ore. In attesa di saperne di più vi invitiamo a cliccare sul tasto Segui posizionato in alto accanto al nome dell'autore dell'articolo che avete appena letto.