La notizia è di quelle destinate a far discutere. Rudy Guede, l'ivoriano condannato a 16 anni di reclusione l'omicidio di Meredith Kercher, uscirà dal carcere per un permesso di 36 ore, che trascorrerà in una cooperativa specializzata nel recupero sociale dei detenuti. La notizia è stata resa nota dal difensore dell'uomo, e rilanciata immediatamente da tutti i media.

A concedere il premio è stato il Tribunale di Sorveglianza di Roma, dopo che quello di Viterbo aveva rifiutato l'istanza, specificando che Guede non avesse fatto una "revisione critica" della vicenda che lo ha visto protagonista. 

Le critiche di Raffaele Sollecito

La Repubblica riporta il commento di Raffaele Sollecito, assolto definitivamente dalle accuse, insieme ad Amanda Knox, pronunciato nel marzo 2015: "Mi rammarica che Rudy Guede non si sia mai pentito", ha affermato Sollecito, che si augura "che chi gli ha concesso il permesso premio, lo abbia fatto in un'ottica di reinserimento sociale".

L'ex fidanzato di Amanda ritiene che l'ivoriano "abbia sempre detto menzogne", e non si attende elementi di verità.

La condanna di Rudy Guede fu emessa quando il processo di Amanda e Raffaele non era ancora chiuso. La sentenza arrivò più velocemente, in quanto l'ivoriano decise di optare per il "rito abbreviato", ottenendo uno sconto di pena. Stando alla ricostruzione che ha portato alla sentenza, Guede uccise Meredith Kercher in concorso con dei complici, che con l'assoluzione della coppia restano ignoti.

Dopo l'assoluzione di Amanda e Raffaele, Rudy Guede chiese di essere liberato

Dopo l'assoluzione di Amanda e Raffaele, un anno fa, Guede sperò nella revisione del suo processo, e chiese, invano, di essere assolto a sua volta.  "Voglio sapere perché sono l'unico a pagare!" disse, "Ditemi perché loro sono a casa, lei è diventata una star e in carcere ci sto solo io", intervenne il detenuto, che durante il periodo di carcerazione ha sempre tenuto una condotta ritenuta esemplare. Ma la sua sentenza era ormai definitiva.