Il 28 luglio due bagnanti, che si erano immersi in un lago per nuotare presso la città di Lipsia, nel quartiere Thekal in Germania, avrebbero ritrovato un sacco contenente resti umani appartenenti ad una donna; a distanza di un giorno, il 29 luglio, la polizia della Sassonia informa che durante le ricerche dei pezzi di corpo mancanti della vittima, sarebbe stato rinvenuto nel lago artificiale il torso di un uomo.

Le indagini

Secondo la procura locale i due omicidi potrebbero essere collegati, ma la polizia non smentisce né conferma la pista investigativa. Si suppone che il teatro dell’efferato crimine sarebbe diverso da quello del ritrovamento. Aperte intanto delle inchieste per il duplice omicidio contro degli ignoti. Non vengono rivelati altri dettagli sul caso. L’identità delle vittime non potrà essere ufficializzata e confermata fino al termine degli esami autoptici.

Inquietanti coincidenze

Lo scorso 21 aprile, non lontano dal lago, era stato trovato il corpo mutilato, privo di gambe e braccia, di una donna portoghese di 43 anni. Un caso sotto indagine ed ancora irrisolto e alla luce dei recenti avvenimenti getta la situazione, già macabra e tragica, in una atmosfera, se possibile, ancor più tesa ed inquieta. La supposizione di una relazione tra gli omicidi è solo un sospetto dovuto alla strana vicinanza dei ritrovamenti.

 Il lago Thekal sarebbe stato chiuso alla balneazione per permettere ai sommozzatori di scandagliare il fondale. 

Nascondiglio prediletto

L'acqua è spesso usata dai serial killer per nascondere le loro nefandezze, non solo negli scenari fantasiosi e impossibili dei malvagi psicopatici protagonisti delle serie TV, ma anche nella realtà.

Un anno fa in Italia furono rinvenuti dei resti di ossa umane all'interno di un furgone inabissato nel fiume Po. La scelta dell'acqua per nascondere i propri crimini non è casuale, ma è una strategia studiata, infatti questo elemento naturale renderebbe difficile il riconoscimento degli indizi, ostacolando e rallentando le indagini.