C’è chi sporca la sabbia delle spiagge sarde con la cenere e i mozziconi delle sigarette, e anche chi l’arena la porta via nel vero senso del termine. Basti pensare che soltanto l’anno scorso, in Sardegna, sono state sottratte circa cinque tonnellate di sabbia nei soli tre mesi estivi: da giugno ad agosto. Proprio ieri, una turista friulana di 48 anni, che si trovava in vacanza a Cagliari, è stata multata da un agente della Polizia Municipale per aver sotterrato il mozzicone della sigaretta, dopo averla spenta sulla rena. La donna dovrà pagare una sanzione di ben 200 euro.

Fortunatamente, già da tempo gli uomini della Municipale di Cagliari hanno messo in atto una serie di controlli per verificare il completo rispetto delle ordinanze che riguardano l’ambiente e il commercio abusivo. E sempre ieri, 2 luglio, gli agenti in divisa hanno sequestrato ad un venditore ambulante una borsa frigo carica di bibite ghiacciate, che l’uomo stava vendendo senza alcuna autorizzazione ai bagnanti lungo la spiaggia dei “Centomila”.

“Sardegna rubata e depredata”

A dare manforte ai poliziotti della Municipale di Cagliari ci hanno pensato gli addetti ai controlli della sicurezza dell’aeroporto di Elmas, i quali da tempo vengono considerati l’ultima “spiaggia” per salvare la sabbia della Sardegna.

I sequestri dell’arena tanto ricercata sono infatti all’ordine del giorno. “Nei trolley troviamo un po’ di tutto – assicurano gli addetti ai lavori – sabbia, conchiglie, pietre, corallo. Lo scorso anno un turista – sottolineano - aveva addirittura tentato di portare via 25 chili di sabbia. La più rubata comunque rimane quella della spiaggia di Is Arenas, la famosa sabbia dai chicchi di riso, nell’oristanese”.

I dipendenti dell’azienda privata che effettua i controlli nello scalo, hanno addirittura aperto una pagina su Facebook, “Sardegna rubata e depredata”, dove vengono mostrate le foto delle tantissime bottiglie stracolme di sabbia e le valige cariche di conchiglie e tanti altri souvenir sottratti all'ambiente circostante.

Intensificati i controlli nelle spiagge della Sardegna

L’unico rimedio alla maleducazione della gente, fortunatamente, almeno a Cagliari è rappresentato dalla presenza dei numerosi agenti (spesso e volentieri anche in borghese) che tengono sotto controllo il litorale del capoluogo. Spesso riescono a cogliere in flagrante i bagnanti che non rispettano le regole elementari della buona educazione. Tra pallonate, racchettoni, cicche di sigaretta, sabbia rubata e chi più ne ha più ne metta, il lavoro della Polizia Municipale, soprattutto durante i mesi estivi, si fa sempre più complicato. In tutta l'isola, una delle mete preferite per le vacanze estive, i controlli vengono anche effettuati dagli agenti del Corpo Forestale della Regione Sardegna.