Nell'era di internet la possibilità di socializzare è ormai alla portata di tutti quelli che lo desiderano; esistono infatti siti per qualsiasi gusto e necessità. Ci sono piattaforme web che offrono l'opportunità di trovare nuovi amici, oppure l'amore; ma ora grazie al progetto di un imprenditore pachistano si può trovare anche una seconda, terza, o quarta moglie. SecondWife è il nome del sito che sta creando non poche polemiche nel Regno Unito, la piattaforma d'incontri dedicata agli uomini di fede islamica permette di mettersi in contatto con donne anch'esse musulmane.
In pochi giorni le adesioni sono state oltre 35 mila e questi numeri hanno fatto parecchio parlare del sito, infatti come in Italia anche in Inghilterra è vietata la poligamia e la legge britannica prevede fino a 7 anni di carcere per chi compie questo reato.
Il progetto
L'imprenditore Azad Chaiwala, ha cercato di pensare ad un progetto che potesse aiutare chi, come lui, fosse in cerca di una seconda moglie. Con principi fondati sulle basi del Corano e regole d'accesso rigide, una delle principali è che nessun contenuto delle conversazioni in chat potrà essere "non halal" e cioè non lecito per l'Islam. Gli stessi utenti sono invitati dagli organizzatori a segnalare comportamenti non consoni. Inoltre il motto di SecondWife cita la sura 4:3, il capitolo del Corano che dice "Puoi sposare due, tre o quattro donne.
Ma se non puoi trattarle tutte allo stesso modo allora sposane una sola".
La poligamia
La poligamia è vietata nei paesi occidentali, ma comunque praticata da diversi uomini musulmani che risiedono in Europa. Di fatto un matrimonio islamico non viene riconosciuto in occidente, a meno che non venga registrato, pertanto una volta celebrata l'unione non vi è nessun obbligo di dichiararla alle autorità.
Secondo la tradizione, un uomo musulmano può sposare fino a 4 donne ed ogni nuova moglie deve essere accettata dalleprecedenti. L'Inghilterra e la Francia, dove si contano circa 20 mila unioni multiple, riconoscono questi tipi di matrimoni solo nel caso vengano celebrati in un paese dove è consentito. I giudici italiani invece tendono ad emettere sentenze contrarie sulla validità delle unioni e sul ricongiungimento con più mogli.