Dopo le disposizioni del governatore Rosario Crocetta che ha mobilitato i vertici della Protezione Civile Regionale perché si mettessero a disposizione per interventi nelle zone violentemente colpite dal Terremoto, ieri sera, mercoledì 24 agosto, sono partite le prime unità alla volta di Rieti. I primi volontari siciliani del coordinamento FIR (Forza intervento rapido) arriveranno in provincia di Rieti nella mattinata di oggi e si aggiungeranno a tutti gli altri soccorritori che in queste ore stanno lavorando senza sosta nelle zone colpite dal sisma per cercare di aiutare la popolazione in enorme difficoltà.
I primi volontari siciliani che arriveranno nei paesi colpiti dal terremoto, saranno delle province di Catania e Ragusa, Alla volta di Amatrice è partito un Tir della confraternita Misericordia di Pedara adibito al trasporto di tende e di materiale utili alla popolazione e ai soccorso. Sono in tutto sei i volontari della confraternita che raggiungeranno le zone devastate dal terremoto, si tratta di personale specializzato al montaggio delle tende appartenente all’associazione Pantere Verdi di Catania. Altri volontari siciliani, invece, sono partiti da Modica, in provincia di Ragusa; Si tratta di persone in carico all’Associazione Avcm (Associazione volontari della città di Modica), sono due unità cinofile allertate per dar manforte ai soccorritori alla ricerca dei tanti dispersi che ancora mancano all’appello.
I volontari, come detto, opereranno nelle zone maggiormente colpite dal sisma come Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, le forze di intervento saranno coordinate dal Dipartimento regionale di Protezione Civile che, a sua volta, seguirà le direttive del Dipartimento nazionale che da ieri coordina le operazioni di soccorso nelle regioni colpite dal terremoto.
Nella notte sessanta scosse di assestamento
Alcuni sindaci della Provincia di Rieti hanno lamentato i ritardi dei soccorsi, ma adesso sembra che la macchina sia partita e stia funzionando bene, in queste ore nel Lazio stanno arrivando centinaia di volontari pronti a fornire aiuto umanitario e manodopera per continuare a scavare. Intanto in quelle zone le scosse di assestamento non placano, il dato più recente diramato alle prime luci dell’alba parlava di 60 scosse di magnitudo pari o superiore a 2.0 nella notte, la più forte registrata all’alba, di magnitudo 4.5, ha fatto crollare ancora edifici. Stando a quanto dichiarato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le scosse di assestamento dureranno ancora.