Sono passati poco più di due anni, ma il tremendo fragore dell'indagine sul Mose è ancora presente nell'aria. Nel giugno del 2014 furono 35 gli arresti, a cui vennero contestati reati come corruzione, finanziamento illecito e frode fiscale. Il mondo della politica veneta ed il consorzio venezia Nuova (il quale gestiva i lavori del MOSE) rimasero coinvolti e scoinvolti. Una doccia gelata per tutti, soprattutto dopo il test sul funzionamento dell'opera, effettuato nel 2013, a dieci anni dall'inizio dei lavori; test che ebbe successo, con la conseguente trafila di elogi.

Da quel giugno i numeri della grande diga vennero a galla: dai 450 milioni stanziati nel 2003 per l'opera, alla stima, realistica, di 1,5 miliardi di euro, fino ai costi attuali. Ad oggi sono stati stanziati circa 5 miliardi di euro, senza che l'opera sia stata ancora conclusa (si ritiene che lo stato di avanzamento dei lavori sia intorno all'85%). L'inaugurazione ufficiale del MOSE è prevista per il 2018.

Ma come funziona il MOSE?

Nel video che segue possiamo andare a vedere dove sorgerà il MOSE e quale sia il suo reale funzionamento:

Tuttavia, come spesso succede in questo assurdo paese, oltre al danno arriva anche la beffa: in un collaudo effettuato a maggio di quest'anno, i cui risultati sono stati resi pubblici solo nella giornata di martedì, 2 delle 78 paratoie non hanno funzionato.

Si tratta delle paratoie 20 e 21 situate vicino a una spalla a Lido Nord-Cavallino-Treporti. Sembra che le due paratoie, dopo essersi alzate, non siano riuscite a rientrare in sede a causa dei detriti. Se è vero che il problema è stato risolto con l'intervento dei sommozzatori, torna alla ribalta un argomento preoccupante, che da sempre ha accompagnato la costruzione del MOSE: i costi di mantenimento e funzionamento dell'opera.

Di fatto, ciò che è accaduto nel test, altro non è che sinonimo di una scarsa pulizia dei fondali, i quali dovranno dunque essere continuamente ripuliti per assicurare il naturale funzionamento dell'opera. Altri costi di manutenzione sono già preventivabili per le 158 gigantesche cerniere che permettono alle paratoie di alzarsi; in due di queste già è stata scoperta della ruggine.

Il MOSE d'altronde è un'opera completamente subacquea, ed è inevitabile che i materiali si corrodano prima o poi. Una stima, molto ottimistica, prevede che i costi di manutenzione saranno di almeno 80 milioni di euro l'anno. Numeri importanti, che fanno sorgere sempre più dubbi su questo grande e, fino ad ora, tremendamente inefficiente, progetto.