Nelle zone colpite dal Terremoto si continua a cercare incessantemente i dispersi, i soccorritori continuano a scavare con la speranza di trovare ancora delle persone in vita. Intanto, come purtroppo era prevedibile, si aggrava ancora il numero delle vittime. Stando alle ultime news sarebbe salito a 247 il numero delle persone decedute nelle tre province maggiormente colpite. Le immagini del terremoto hanno tenuto incollati a Tv e giornali gli italiani, le storie che si raccontano sono tante, storie di bimbi salvati per miracolo, di altri che non ce l’hanno fatta, di nonni eroi e di uomini coraggiosi.
Ieri notte migliaia i persone hanno dormito per strada, molti nei campi allestiti dalla Protezione Civile, anche se il termine dormire forse è in appropriato, nessuno ha chiuso occhio tanta la disperazione e la paura che altre forti scosse potessero ripetersi. Infatti così è stato, nella nottata si sono registrate circa 60 scosse degne di nota, cioè di magnitudo pari o superiore a 2. La scossa più forte, di magnitudo 4.5, si è registrata alle 5:20 con epicentro ad accumoli nel paese da dove tutto è iniziato nella notte tra Martedì e Mercoledì con la scossa sismica magnitudo 6.0 registrata alla 3:36. Le repliche, così le chiamano in gergo le scosse si assestamento, si sono susseguite per tutta la notte provocando ancora crolli di edifici.
I soccorsi e le città distrutte
Sono miglia le persone impegnate nei soccorsi, il bilancio delle vittime è ancora provvisorio, poi ci sono circa 400 persone ferite ricoverate e moltissime altre delle quali si sono perse le tracce.
A Porta a Porta il sindaco di amatrice ha parlato di un pese distrutto, si parla di almeno 200 morti di circa 2500 persone, una cittadina decimata così come Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto.
Una nota positiva arriva di certo dalla grande solidarietà dimostrata dai cittadini, ieri in migliaia hanno accorso al richiamo delle associazioni che chiedevano sangue, tanto che i centri di raccolta sono stati letteralmente presi d’assalto, molti hanno inviato beni di prima necessità, chi ha potuto a messo a disposizione le prime case.
Già si parla anche di responsabilità, di prevenzione mai fatta e di ricostruzione, i prossimi giorni saranno utili a fare chiarezza su tante cose e a conoscere i volti di chi non c’è più e degli eroi di questi giorni, ma in questo momento la priorità è quella di continuare a cercare tra le macerie e riuscire a trarre in salvo più persone possibili.