Ha 36 anni, è albanese e oggi si trova rinchiuso nelle carceri elleniche; è stato arrestato dai carabinieri di Venezia in queste ore il presunto conducente dell'Audi gialla, responsabile nel mese di gennaio di diverse scorribande nelle strade ed autostrade tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. 

L'auto era stata rubata a Milano al termine dello scorso anno ed era sempre riuscita ad avere la meglio negli inseguimenti ad alta velocità, sfuggendo alle forze dell'ordine, procedendo anche in contromano in autostrada.

Il 25 gennaio l'auto era stata ritrovata bruciata in provincia di Treviso e così si era conclusa la caccia all'Audi. Ma grazie alle indagini disposte dalla Procura di Venezia, con la collaborazione dei Ris di Parma e della polizia ellenica, si è riusciti oggi a risalire al responsabile e a catturarlo: si tratta di un uomo di origini albanesi, non incensurato, era infatti latitante dal 2011, accusato di reati associativi contro il patrimonio dall'Agenzia delle Entrate di Bolzano.

Le forze dell'ordine sono riuscite a risalire all'uomo grazie ad accurate indagini che hanno condotto all'individuazione di una banda criminale dedita a furti e che, per allontanarsi dai luoghi in cui commetteva tali reati, era solita utilizzare autovetture di grossa cilindrata per sottrarsi, appunto, ad eventuali inseguimenti delle forze di polizia. Con gli elementi raccolti sono riusciti poi ad incastrare l'albanese, reclutato dalla banda per le sue doti di guida, nella sua partecipazione ai vari furti aggravati commessi, resi noti dalle cronache nazionali.

L'accusato, R. Vasil, è stato preso al confine tra l'Albania e la Grecia, ora si trova nelle carceri elleniche in attesa dell'estradizione per essere ricondotto in Italia. In questi mesi pare che l'uomo entrasse nel territorio nazionale e permanesse qui, o in altri paesi confinanti (ad esempio in Francia) utilizzato identità false grazie a documenti contraffatti.

Di tutto questo verrà data notizia oggi durante la conferenza stampa che si terrà presso la Procura di Venezia dal Procuratore Aggiunto dott. Nordio.