La lotta allo spreco di Cibo ha trovato, nella pragmaticità ed efficienza tedesca, un nuovo alleato. Molti ristoranti tedeschi, soprattutto quelli con la formula ‘All you can eat’, stanno cercando di arginare la malsana abitudine dei loro clienti di avanzare il cibo, destinato inesorabilmente a finire nel cestino dei rifiuti. Con lo slogan ‘o mangi o paghi’, gli spreconi che non finiranno il proprio piatto saranno puniti con una multa.
In un epoca dove il cibo è sempre più prerogativa di pochi ed i repentini cambiamenti climatici portano carestie e disastri naturali, lo spreco di cibo rappresenta un’intollerabile e insostenibile abitudine occidentale. La sprecona mentalità del ‘All you can eat’ mostra così tutti i suoi limiti, materiali e morali.
Il ristorante che multa i propri clienti ingordi
Stanchi di vedere avventori riempirsi i piatti e consumarne solo una piccola parte e di dover quindi buttare via dell’ottimo cibo, i gestori del ristorante Yuoki di Stoccarda hanno imposto un balzello di 1 € a chi non finisce il proprio piatto.
Guoyu Luan, proprietario del ristorante, ricorda ai propri clienti che ‘Tutto quello che puoi mangiare’ non significa ‘Tutto quello che puoi sprecare’. Oltre alla multa sono stati imposti altri vincoli, tra i quali; il pranzo o la cena non può durare più di 2 ore; non si può fare un ordine prima di 10 minuti dal precedente; non ci si può riempire da soli il piatto ma bisogna ordinare tramite un tablet e con cui si possono prenotare massimo 5 piccole porzioni.
Il lato educativo delle punizioni tedesche
Secondo i ristoratori che hanno adottato la tecnica della multa, oltre allo Yuoki anche il ristorante mongolo Himalaya della nord Westfalia che multa di 2 € chi lascia nel piatto più di 100 grammi di cibo o il ristorante cinese nel South Shields, che impone una tassa di 20 sterline a chi non finisce il piatto, lo scopo è prettamente educativo e non uno stratagemma per incrementare i guadagni.
Molti ristoranti, infatti, devolvono in beneficenza il ricavato delle multe e sembra che la maggior parte della clientela sia favorevole a questi balzelli se possono in qualche modo prevenire lo spreco di cibo.