In Germania un recente blitz della polizia ha portato all'arresto di tre sospetti militanti dell'autoproclamato Stato Islamico, sospetti estremistiche sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione condotta in alcuni campi profughi.I tre sospetti jihadisti sono tutti ragazzi giovani e giovanissimi, che risultano rispettivamente avere 17,18 e 26 anni.

I collegamenti degli arrestati con gli attacchi di Parigi

Secondo le indagini pare che i tre presunti jihadisti arrestati avessero collegamenti con i terroristi responsabili degli attacchi di Parigi.

Stando a quanto riportato in un articolo del quotidiano "la Stampa" il ministro dell'Interno della Germania Thomas De Maizière ha sostenuto che i tre presunti jihadisti potrebbero essere stati aiutati da una determinata cellula estremista, la stessa che avrebbe favorito il viaggio di alcuni terroristi responsabili degli attacchi a Parigi.

L'utilizzo dell'immigrazione di massa da parte degli jihadisti

La questione dei presunti legami tra l'attuale ondata migratoria e il terrorismo islamista risulta essere uno degli argomenti più spinosi e delicati, spesso e volentieri affrontata con l'utilizzo di forti retoriche e strumentalizzazioni nell'ambito politico e mentreda una parte si criminalizza l'immigrazione e i migranti e/o profughi in sé come "potenziali terroristi" dall'altra si nega il problema sostenendo che affermare ciò sia mera "xenofobia" e "islamofobia".

Comunque sia, la notizia che arriva dalla Germania costituisce l'ennesima prova dell'utilizzo e della strumentalizzazione che l'ISIS o altri gruppi islamisti radicali fanno dell'ondata migratoria e ciò dovrebbe costituire un campanello d'allarme per le autorità politiche, sinora accusate di essere state troppo "lassiste" nell'affrontare il problema.

Per concludere, bisogna dire che il problema non è l'immigrazione né tanto meno i migranti e/o profughi così come non è l'Islam in quanto tale, ma semmai l'islamismo radicale e l'utilizzo strumentale dell'immigrazione di massa che viene fatto oggi.