Il Senato ha approvato un'importante legge: quella sugli sprechi alimentari. In Italia vengono buttati molti alimenti che potrebbero essere ancora consumati. Ciò è un male. Lo hanno capito anche i politici che, per la prima volta, hanno dato l'ok a una legge che punta al recupero degli alimenti in eccesso, ovvero quelli che ristoranti, forni, bar, etc. buttano. Tali cibi, invece, verranno donati ai poveri.
Incentivare comportamenti virtuosi
In Italia, dunque, è stata approvata una legge che mira alla donazione di alimenti per solidarietà sociale.
Un provvedimento simile è già stato approvato in Francia e in altre nazioni; in Italia, però, non si tende tanto a penalizzare chi getta le eccedenze alimentari quanto a incentivare comportamenti virtuosi al riguardo. In primis, vengono introdotti incentivi per chi sceglie di donare gli alimenti in eccedenza; in secundisè ammessa la raccolta di prodotti agricoli che restano nei campi e che, inevitabilmente, marcirebbero. I panifici potranno donare il pane in eccesso durante le 24 ore successive allaproduzione.
Per arginare la piaga degli sprechi alimentari nei ristoranti, inoltre, la nuova legge consente atutti i clienti dei ristoranti di portarsi a casa i cibi che non mangiano mediante la 'family bag'.
Potranno donare cibo anche mense ospedaliere e scolastiche
Chi si può definire soggetto donatore secondo la nuova legge? Beh, non bisogna pensare solamente a privati ed Onlus; ma anche agli enti pubblici. Per rendere più spedita la procedura di donazione dei farmaci e dei cibi, non sarà necessaria la forma scritta per la richiesta di elargizione.
Potranno donare alimenti, dunque, anche mense ospedaliere, scolastiche e aziendali.
Grazie a questo importante provvedimento, finalmente si potrà recuperare tutto quel cibo che, altrimenti, verrebbe buttato. Il fine è aiutare gli indigenti. In Italia, infatti, molte persone vivono sotto la soglia della povertà. E' stato calcolato che, se tutti i pubblici esercizi italiani donassero, ogni giorno, le loro eccedenze alimentari si potrebbero garantire, giornalmente, ben 7 milioni di pasti a chi non ha nulla da mangiare.