Il noto inviato de "Le Iene", Luigi Pelazza, è stato espulso dal Marocco. Insieme alla sua troupe, stava conducendo un'inchiesta riguardante la prostituzione minorile nel Paese Nord-Africano, precisamente a Marrakech. Il tutto è avvenuto il 28 settembre. Circa dieci agenti della polizia marocchina, mentre Luigi Pelazza stava intervistando alcuni minori, hanno interrotto le riprese sequestrando tutti i files, le videocamere ed i telefonini, ed addirittura hanno arrestato l'interprete

Adolescenti pagati 300€ per rapporti sessuali

Racconta l'inviato Mediaset: "Avevamo raccolto molto materiale su un giro di prostituzione minorile qui a Marrakech, con adolescenti di 13 o 14 anni che venivano pagati trecento euro per aver rapporti sessuali. Questo scandalo coinvolge sia turisti occidentali che turisti dei Paesi arabi".

Non hanno potuto contattare l'ambasciata

Luigi Pelazza è stato prima trattenuto per qualche ora in Prefettura e poi scortato all'aeroporto insieme all'operatore Mauro Pilay, con un ordine di espulsione dal Marocco. L'accusa è quella di aver filmato i ragazzi senza il consenso."Non ci hanno dato la possibilità di parlare con l'Ambasciata italiana. Ora non ci sono voli disponibili e, probabilmente, ci faranno partire domattina (oggi, 29 settembre, ndr) per Parigi. Il loro obiettivo era quello di sequestrare tutto il materiale, e le prove che in questi giorni abbiamo raccolto, alcune registrate con videocamere nascoste, e ci sono riusciti". 

'Hanno arrestato l'interprete e non si hanno notizie'

"Hanno arrestato il nostro interprete - prosegue ancora l'inviato Mediaset - e non abbiamo sue notizie.

Volevano farci firmare dei documenti scritti in francese, ma ci siamo rifiutati vista l'impossibilità di parlare con l'Ambasciata". Alla troupe italiana, inoltre, non è stato nemmeno concesso di tornare in hotel. "Ora siamo qui in aeroporto, piantonati dagli agenti e dovremmo dormire buttati per terra. Ci hanno appena restituito i telefoni privati, ma tutto il resto del materiale è ancora sotto sequestro".