Dopo due anni di botte, la  sua mamma non ha più voluto tacere e ha denunciato la scuola frequentata dal figlio Lorenzo: poco prima Cinzia aveva pubblicato su Facebook le foto delle ecchimosi sul corpo del piccolo, un bimbo con disabilità motoria, che frequenta la quarta elementare a Rovigo nella Scuola Giovanni Pascoli. 

Episodi di violenza sul bambino si sono susseguiti nel tempo.

A fine settembre è accaduto ciò che ha fatto decidere la sua mamma a sporgere denuncia: Lorenzo ritarda l'uscita dalla scuola, Cinza lo trova in infermeria pieno di ecchimosi con accanto il bidello che cercava di medicarlo al meglio. Un bullo lo ha spinto a terra e lui, naturalmente, a terra ci è finito: portato al pronto soccorso, la prognosi per lui è di dieci giorni.

La mamma racconta che un giorno ho ricevuto una chiamata dalla scuola che annunciava un "mal di pancia" di Lorenzo, ha invece scoperto che il piccolo aveva i testicoli tumefatti. In un'altra occasione Lorenzo presentava una ecchimosi in testa e un orecchio tagliato, ma anche in quel caso nessuno ha fornito spiegazioni plausibili.

Il bimbo ha difficoltà a ricordare e a raccontare per cui da lui non si è potuto sapere nulla.

Le responsabilità della scuola

Le accusa di Cinzia sono pesanti e sono tutte nei confronti della  scuola che non ha mai protetto il bambino dalla violenza di cui era oggetto. Il bimbo è un considerato un peso per la scuola ed è messo da parte. La mamma dice di aver allertato spesse volte insegnanti e dirigente scolastico, ma le aggressioni sono continuate. Le maestre  hanno sempre minimizzato. Pare che nella classe di Lorenzo ci sia molta violenza tra i ragazzi e forse in tutto ciò Lorenzo diventa un bersaglio.

Lorenzo cambierà scuola, la sua mamma sta ora cercando un istituto per lui, ma trova tutte le porte chiuse, pare non ci siano posti per i bambini in difficoltà.

Cinzia aspetta una risposta dal Provveditorato e spera ancora in quella "buona scuola" di cui si parla tanto, ma è l'atteggiamento che occorre cambiare, i disabili possono anche diventare risorse per stimolare l'umanità degli altri bambini. 

LA SCUOLA NEGA

La scuola tiene a precisare che bambino è stato vittima di un infortunio all'uscita dalla scuola ed è finito a terra, non è stato spinto da nessuno.  Maria Rita Pasqualin, dirigente scolastica, nega qualsiasi forma di bullismo nella sua scuola e dice di essere assolutamente all'oscuro dei problemi di mamma Cinzia e di Lorenzo.