Una decisione che farà sicuramente discutere in Francia. Un prefetto ha stabilito che padre Riffard non potrà accogliere nella sua chiesa, di notte, clochard e migranti. Padre Riffard è parroco della chiesa di Sainte-Claire de Montreynaud, nella Loira, ed ogni sera accoglieva un'ottantina di persone, perlopiù richiedenti asilo e senzatetto, nella struttura religiosa.
Annuncio durante la messa domenicale
Dovranno trovarsi un altro alloggio notturno molti clochard e migranti che si trovano nel dipartimento della Loira, in Francia, visto che le autorità hanno stabilito che la chiesa di Sainte-Claire de Montreynaud non è molto sicura e non è dotata di una porta tagliafuoco.
La notizia è stata diffusa dallo stesso padre Riffard, 71 anni, nel corso della messa della domenica. Il prefetto ha affermato che l'edificio religioso non è in linea con la normativa sulla sicurezza, quindi i migranti e i senzatetto non devono trascorrervi la notte. Il divieto vale solo per le ore notturne; di giorno, infatti, tutti possono tranquillamente ripararsi nella chiesa. Qualora non venisse rispettata la prescrizione, la chiesa verrà chiusa senza indugio. Padre Riffard, comunque, non demorde e dice di aver trovato già un ricovero per 50 persone; gli altri, almeno per ora, dovranno trascorrere la notte all'addiaccio.
Tempi duri, dunque, per tanti richiedenti asilo e clochard in Francia. La prefettura della Loira e il procuratore hanno deciso che, a partire da martedì 11 ottobre 2016, padre Riffard non dovrà più accogliere profughi e senzatetto.
Diocesi avvertita oralmente
Padre Riffard non ha ricevuto nessuna lettera contenente l'ordine di chiudere le porte della chiesa di Sainte-Claire de Montreynaud. Sembra che la Prefettura e il pubblico ministero abbiano avvertito oralmente i vertici della diocesi transalpina. La nuova regola è questa: i richiedenti asilo e gli indigenti possono restare tutto il giorno nella chiesa, se lo desiderano, ma non potranno più dormire sul posto; in caso contrario i locali saranno chiusi.
Padre Riffard, comunque, ha già trovato gli appartamenti dove sistemare 50 persone. Dove dormiranno, però, 30 persone domani sera?
Il parroco francese aveva deciso di accogliere migranti, senzatetto e poveri dopo che l'associazione Anticyclone, che gestiva i rifugi d'emergenza, ha sospeso la sua attività. La chiesa però non è sicura ed è sprovvista della porta tagliafuoco. Il procuratore della Repubblica di Saint Etienne, Jean-Daniel Regnauld, ha ricordato che finalmente è stata fermata un'infrazione durata troppo tempo. Finora, nella chiesa francese, hanno passato le notti soprattutto ragazzi provenienti dall'Africa occidentale. Sono ormai 10 anni che padre Riffard accoglie i richiedenti asilo.
Già l'anno scorso era stato emanato un decreto comunale che chiedeva la chiusura dei locali della chiesa, ma la Corte d'Appello di Lione si era dichiarata incompetente sul caso. Monsignor Luc Crepy, vescovo di Puy-en-Velay ha detto, nelle ultime ore, che di fronte alla questione dei migranti c'è un 'dovere di umanità' da assolvere.