Le autorità francesi fanno le furbe: approfittano degli accordi che gli permettono di rimandare indietro i migranti scoperti ad attraversare illegalmente il confine di stato per scaricare sull'Italia anche persone scoperte in altri luoghi.La questioneera già emersaun anno fa, quando alcuni giornalisti avevano ripreso e divulgato un dialogo tra i gendarmi francesi e la nostra polizia, con il dirigente italiano che rifiutava di prendere in carico dei minoriche la Francia voleva espellere,nonostante secondo le regole internazionali i minori non accompagnati non possono essere espulsi, e pertanto spettava alla Francia prendere in carico l'accoglienza.

Di seguito il video dell'episodio sopracitato, che un anno fa suscitò grande clamore e divenne virale sui social, con numerose attestazioni di stima per il dirigente della polizia italiana. Ma a distanza di oltre un anno, stando a quanto riferisce il segretario del Sap Gianni Tonelli, i francesi evidentemente continuano a non rispettare le regole.

La denuncia del Sap: i francesi fanno i 'furbetti'

A distanza di oltre un anno la situazione non sarebbe cambiata: è quanto sostiene il leader del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Gianni Tonelli, che sostiene che le autorità francesi continuino a scaricare sull'Italia anche i migranti che dovrebbero prendere loro in carico, sostenendo di averli trovati nei pressi del confine di stato anche quando non è vero.

E secondo il sindacalista il governo ne sarebbe al corrente. In questo modo il nostro paese oltre a dover affrontare praticamente da solo l'emergenza sbarchi e l'accoglienza, è costretto a prendere in carico anche i richiedenti asilo che invece dovrebbero presentare la richiesta in Francia. Ma le nostre forze dell'ordine da quando hanno capito l'antifona hanno iniziato ad esercitare maggiori controlli, dimezzando il numero delle riammissioni.

La situazione di Ventimiglia

Quando la Francia deve espellere qualcuno dal proprio territorio inviandolo in Italia, il passaggio di consegne viene effettuato per la parte italiana dalla Polizia di Stato di Ventimiglia. Negli anni precedenti mediamente la Francia ha riconsegnato alle autorità italiane circa 3.300 persone all'anno, poco meno di 10 al giorno.

I poliziotti però hanno iniziato a sospettare che le autorità francesi non si comportassero secondo le regole, e hanno iniziato ad approfondire maggiormente i casi sottoposti, verificando che ci fossero i presupposti per il rimpatrio, e questi si sono ridotti da 3.300 a 1400. Ma per ovviare al problema, secondo Tonelli ora la polizia francese sostiene di aver trovato nei pressi del confine anche chi viene trovato altrove: "Avendo chiuso le frontiere, mentre le nostre sono aperte, la Francia ce li rispedisce indietro", evidenzia Tonelli, che senza peli sulla lingua si spinge ad affermare che "La Francia ci prende per il naso, con l'avallo del nostro Ministero dell'Interno, che ne è al corrente".