Questa domenica 9 ottobre è stato nuovamente cancellato da parte di Facebook un contenuto dalla pagina social di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, geometra morto a Roma il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare. Si tratta della quarta volta negli ultimi 9 mesi che un contenuto viene censurato sulla pagina della Cucchi. La quale è peraltro seguita da ben 225.000 persone.

Posta la foto del carabiniere in costume e Facebook censura la pagina di Ilaria Cucchi

Quest'ultimo oscuramento in particolare è avvenuto per aver pubblicato, oscurandone il volto, la foto di un uomo muscoloso in costume. Foto che peraltro era già stata postata in passato da parte della stessa Cucchi e che già aveva fatto molto discutere. L'uomo in questione è uno dei carabinieri accusati di aver "violentissimamente pestato" suo fratello Stefano. Nello stesso post Ilaria aveva messo anche la foto del volto martoriato del cadavere di Stefano. A fianco delle foto la Cucchi aveva scritto inoltre la frase: "La procura di Roma parla di violentissimo pestaggio ma l'epilessia è una gran brutta cosa", evidentemente riferendosi all'ultima discussa perizia che parlava appunto di "epilessia" come causa della morte di Stefano Cucchi.

Ma appunto Facebook ha deciso di cancellare questo contenuto poiché avrebbe contenuto scene di nudo, vietate dalla policy interna al noto social network.

Poche ore dopo questo episodio di oscuramento della foto, sulla stessa pagina della Cucchi è apparso il seguente messaggio "Se quella foto Ilaria l'ha presa direttamente dal profilo della persona in questione, come mai non è stata rimossa anche lì dal team di FB? Come mai la pagina di Ilaria viene ormai puntualmente oscurata, anche per la pubblicazione di foto del cadavere di suo fratello che in passato erano state già più volte pubblicate? Come mai FB non ha oscurato, per esempio, anche le varie foto in costume dei nuotatori che sono circolate in occasione delle ultime Olimpiadi?

Invitiamo tutti a protestare. Perché si sta violando la libertà di espressione. Questa è discriminazione!" 

Nelle ore successive centinaia e centinaia di persone, utenti di Facebook, hanno scritto messaggi di commento nella pagina di Ilaria Cucchi, per esprimerle solidarietà e in molti hanno anche provocatoriamente deciso di postare e condividere a loro volta la foto del carabiniere in costume.