Domenica 20 e lunedì 21 settembre si vota in tutta Italia per il referendum costituzionale confermativo sulla riforma che riduce il numero di parlamentari, da 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. Contemporaneamente si vota in sette regioni (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Val d’Aosta) dove si procederà anche all’elezione del Consiglio regionale e del presidente della Giunta regionale. Inoltre in più di 1000 comuni si vota per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale.
Ogni volta, le elezioni diventano anche una piccola opportunità lavorativa retribuita per migliaia persone prestano servizio nelle sezioni elettorali come presidenti, segretari e scrutatori.
In ognuno degli oltre 60.000 seggi elettorali di tutto il territorio nazionale sono infatti in servizio tre/quattro scrutatori, un segretario e un presidente. La nomina ufficiale di tali figure è già stata effettuata da alcune settimane da parte degli uffici preposti. In realtà vi è ancora una possibilità "last minute" di poter essere nominati scrutatori ed essa si presenterà precisamente questo sabato 19 settembre, poco prima delle ore 16, vale a dire al momento dell'insediamento dei seggi elettorali.
La possibilità di essere nominati scrutatori last minute
Come detto le migliaia di persone che saranno al lavoro ai seggi sono già state nominate ufficialmente e avvisate. In particolare il presidente di sezione viene nominato dalla Corte d'Appello, il segretario è scelto personalmente dal suddetto presidente da una persona di sua fiducia, mentre gli scrutatori vengono nominati dalla Commissione elettorale di ciascun comune italiano.
Questi scrutatori sono stati scelti all'interno di un Albo contenente i nomi di tutti coloro che in passato abbiano fatto domanda (fra il 1° ottobre e il 30 novembre di ogni anno). Inoltre i comuni hanno già individuato anche gli eventuali supplenti, che possono essere allertati qualora, nelle settimane o giorni precedenti all'insediamento dei seggi, qualcuno dei titolari dovesse rinunciare (per gravi e comprovati motivi), comunicando l'impossibilità di partecipare direttamente al comune.
Ma di fatto esiste anche una possibilità concreta di essere nominati scrutatori last minute direttamente presso il seggio elettorale al momento del suo insediamento, fissato in questo caso per sabato 19 settembre alle ore 16.
Capita infatti più spesso di quanto si possa pensare che qualcuno degli scrutatori nominati abbia degli inconvenienti dell'ultimo minuto (malattie, impegni improvvisi, un ritardo consistente sull'orario di convocazione), o che per qualsiasi motivo non abbia comunicato preventivamente la propria assenza al comune (il quale pertanto non ha avuto il tempo di avvisare i summenzionati "supplenti" designati).
L'assenza di uno scrutatore - il quale peraltro senza un giustificato motivo rischia una sanzione pecuniaria - è di impedimento per l'insediamento ufficiale del seggio e così il presidente, che deve tassativamente aprire i lavori alle ore 16, ha l'esigenza di reperire urgentemente un nuovo membro. A disciplinare tale eventualità è l'articolo 47 del T. U. del 16 maggio 1960, n. 570, secondo cui la sostituzione degli scrutatori assenti al momento della costituzione dell’ufficio elettorale di sezione spetta direttamente al presidente della sezione, il quale ha l’onere di provvedere alla sostituzione degli scrutatori con altrettanti elettori presenti al seggio elettorale.
Cosa succede a questo punto?
Il presidente esce nei corridoi dell'edificio adibito alla votazione (o addirittura all'esterno) alla ricerca di un qualsiasi cittadino maggiorenne e residente nel comune che sia disponibile ad accettare last minute l'incarico di scrutatore. In questo caso non è neppure necessario che tale persona sia iscritta al summenzionato Albo comunale degli scrutatori, basta appunto che sia un elettore in possesso del titolo di studio della scuola dell'obbligo e che abbia con sé un documento di identità. Qualora - come può capitare - vi fossero più volontari disponibili, il presidente deve scegliere alternativamente, il più anziano e il più giovane. Una volta individuato il nuovo scrutatore il seggio può essere regolarmente costituito e i lavori di vidimazione delle schede possono immediatamente iniziare.
Il suggerimento per chi voglia tentare la possibilità di essere nominato scrutatore elettorale last minute è quindi quello di presentarsi presso i seggi elettorali del proprio comune attorno alle ore 15:30 di sabato 19 settembre, "sondando" presso le varie sezioni l'eventuale assenza di alcuni fra gli scrutatori nominati e dando in tal caso la propria disponibilità a sostituirli.
Quanto guadagnano gli scrutatori al referendum e alle elezioni regionali o amministrative
L'incarico di scrutatore al seggio elettorale è ovviamente retribuito e anche esentasse. Nel caso di questo 20-21 settembre, trattandosi nella grande maggioranza delle regioni italiane, solo del referendum costituzionale, essendoci una sola scheda di votazione, la retribuzione base sarà di 104 euro nette.
La legge prevede che tale importo sia però maggiorato di 22 euro per ciascuna scheda in più di votazione. Pertanto nelle sette regioni coinvolte nelle elezioni regionali (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Val d’Aosta) gli scrutatori percepiranno 126 euro nette. Inoltre, in oltre 1000 comuni italiani, sparsi in tutto il territorio ci saranno anche le elezioni amministrative per il sindaco e il consiglio comunale; pertanto in questi casi l'importo versato agli scrutatori sarà di 148 euro, qualora si tratti appunto di una delle sette regioni appena menzionate (nelle quali saranno quindi tre le schede di votazione), mentre saranno 126 euro nei comuni situati nelle altre regioni.
Va ricordato che solo nel collegio senatoriale Sardegna - 03 (in provincia di Sassari) e in quello Veneto - 09 (in provincia di Verona) si vota anche per le Elezioni politiche suppletive, ovviamente pure in questi casi ci sarà una scheda di votazione in più, la quale varrà quindi un aumento di altre 22 euro nella retribuzione degli scrutatori coinvolti.
L'orario di lavoro complessivo è piuttosto lungo: al sabato pomeriggio al momento dell'insediamento occorre intanto vidimare le schede, poi vi è tutta la fase della votazione dalle ore 7 alle 23 di domenica 20 settembre e ancora dalle ore 7 alle 15 di lunedì 21 settembre (il tutto naturalmente con delle piccole pause, discrezionali secondo ogni presidente). Al termine ci saranno poi le operazioni di scrutinio, le quali si prevedono molto rapide per il referendum, più lunghe invece per le eventuali elezioni regionali o amministrative.