Ci sono anche bambini tra le persone colpite dal pericoloso fenomeno noto come "asma da temporale" a Melbourne, Australia. Una tempesta di forte intensità ha colpito, in queste ore, l'area australiana provocando l'emissione in atmosfera di milioni di pollini di loglio, agente scatenante episodi di media o severa sintomatologia respiratoria. Il polline in questione, infatti, risulta tra quelli che in natura hanno il maggiore potere penetrante a livello dei polmoni.

Bilancio provvisorio di sei morti e almeno ottomila trattenuti negli ospedali per accertamenti. Tre i ricoveri ritenuti piuttosto gravi.

Sei morti, tre in gravi condizioni e ottomila ricoverati

Le autorità australiane hanno appena diffuso un comunicato in cui si fa un provvisorio bilancio della situazione: attualmente risultano sei le morti causate dall'asma da temporale, tre si trovano ricoverati in condizioni critiche e circa ottomila sono le persone che hanno richiesto la consulenza medica presso gli ospedali della zona. Un quadro destinato a mutare nelle prossime ore per via del forte vento che sta rendendo ancora più veloce la diffusione dei pollini.

Si stima che tra le persone che avranno necessità di cure, oltre ai tanti bambini e anziani, anche individui "sani" che non hanno mai presentato alcuna reazione allergica nella loro vita. Questo fatto sarebbe plausibile proprio in virtù dell'eccessivo numero di particelle emesse in atmosfera.

Incidenza del fenomeno, un precedente anche in Italia

Il pericoloso, quanto noto, fenomeno dell'asma da temporale manifesta la sua più forte incidenza quando si ha il periodo di massima concentrazione di pollini nell'aria. Il primo episodio registrato è datato 1987, quando ad essere colpita fu proprio Melbourne. L'asma da temporale si è prodotta anche in altre nazioni del mondo, nel corso degli ultimi 30 anni: dagli Usa al Canada, dalla Gran Bretagna all'Italia.

Nel nostro Paese, infatti, nel 2004, precisamente a Napoli, un episodio piuttosto severo di asma da temporale portò al ricovero di sette persone. Responsabile sempre il polline di loglio.