Le donne, da sempre abbandonate come nucleo di persone autonome, con la Repubblica, in Italia, con meccanismi come le quote rosa, i congedi di maternità e gli assegni sociali, sembrano aver ritrovato i propri diritti.

Cosa accade negli altri paesi è invece tutto da riconsiderare, soprattutto nei riguardi delle donne con la famiglia e con i figli. Essere al pari degli uomini è ancora un sogno in paesi come i territori del terzo mondo, nei quali non deve mai morire la speranza degli operatori di pace che lottano contro la guerra e consolatori delle vittime della violenza.

Una proposta importante è quella di vietare l'aborto in Polonia ma per ora sembra essere crollata agli occhi dei vertici politici di alto livello, dopo che una commissione parlamentare ha esortato i parlamentari a votare, in seguito alle proteste di massa. La commissione giustizia e dei diritti umani, che passa in rassegna la normativa proposta, raccomanda al Parlamento di respingere il disegno di legge a seguito di un'ondata di proteste che sembrano aver tenuto sotto scacco il governo.

Il deputato liberale ed ex primo ministro Ewa Kopacz aveva fatto marcia indietro perché è stato spaventato da tutte le donne che hanno occupato le strade in segno di protesta.

Si sono riunite una moltitudine di persone a Varsavia, cantando e portando cartelli con messaggi per difendere la condizione femminile in Polonia. Varsavia pullulava di donne in nero che sembravano aver spostato l'opinione pubblica sulla questione, non solo per un sentimento comune delle donne di vivere e sentirsi protette in famiglia e nello stato. I diverbi sulla necessità di donne al potere e del lavoro anche al femminile sembrano essere ormai cessati. Nessuna donna dovrebbe subire i maltrattamenti che molte persone ancora subivano in Polonia ma non solo. L'abbandono delle femministe negli anni sessanta in Italia è ancora un ricordo recente mentre chiunque attualmente vorrebbe vivere in pace e nella civiltà. Per aggiornamenti sulla situazione cliccate Segui in alto a destra.