Lo scorso 19 dicembre 2016 si è consumato un nuovo attacco terroristico ai danni della capitale tedesca: è caccia al tunisino che al volante di un tir lanciato sulla folla, al Mercatino di Natale di Berlino, ha provocato la morte di 12 persone e decine di feriti. Resta formalmente tra i dispersi, l'italiana Fabrizia Di Lorenzo.

Fabrizia Di Lorenzo sognava di lavorare per le 'Nazioni Unite' o alla 'Farnesina'

Berlino, 19 dicembre 2016: lo scorso lunedì si è consumato un nuovo attacco terroristico di matrice islamista, ai danni della capitale tedesca, Berlino. La polizia tedesca e quelle dei principali Paesi Europei hanno lanciato appello per la caccia al terrorista tunisino (di 21 anni) che ha tragicamente provocato 12 morti e decine di feriti, a pochi passi dalla 'Chiesa Del Ricordo'. L'ultimo attentato terroristico di Berlino è stato rivendicato dall'ISIS.

Per la giovane italiana, che resta 'formalmente' nella black-list dei 'dispersi' a Berlino, le speranze diventano fievoli: l'allarme della scomparsa del corpo di FabriziaDiLorenzo è stato lanciato subito dopo il ritrovamento del suo cellulare e del suo abbonamento per la metro; ''Siamo stati noi a chiamare la Farnesina: secondo mio figlio non dovrebbero più esserci dubbi.'' Queste ultime sono state le parole di amarezza rilasciate dal padre di Fabrizia, un'italiana di soli 31 anni, un cervello in fuga in cerca di 'dignità', che dopo l'Erasmus si è recata a Berlino con il sogno di lavorare alle agenzie delle 'Nazioni Unite' o alla 'Farnesina'.

La 31enne di Sulmona, che con le sue 2 lauree, un master e la padronanza di 4 lingue straniere, non aveva trovato occupazione in Italia, all'indomani della bocciatura della Riforma Costituzionale ha riportato su Twitter: 'Qui, rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri'.

Il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha raggiunto il luogo dell'attentato ed ha manifestato il suo cordoglio per le vittime del terrorismo, in nome di 'cittadino europeo libero': ''Ho voluto manifestare a nome del Governo Italiano la nostra amicizia e solidarietà a tutta la Germania. Soffriamo e siamo addolorati assieme. La nostra sofferenza è quella degli uomini liberi.''