La difficile situazione venutasi a creare in centro Italia, dove ai disagi delle copiose nevicate si sono aggiunti quelli delle forti scosse di terremoto nei giorni scorsi, con centinaia di migliaia di cittadini che si sono ritrovati isolati e senza energia elettrica ha suscitato le critiche dell'ex Capo della protezione civile Guido Bertolaso, che ai microfoni di Radio Cusano non ha risparmiato dure critiche alla cattiva gestione dell'emergenza.

"Se in condizioni normali è ammissibile che le forti nevicate provochino l'isolamento di alcune località, che questo accada in zone già duramente colpite dal terremoto non è tollerabile", ha affermato Bertolaso, che ha evidenziato come "a differenza dei terremoti, che sono imprevedibili, nel caso del maltempo era possibile muoversi in anticipo".

Era necessario giocare d'anticipo

Bertolaso ritiene inammissibile che le famiglie già gravemente colpite da calamità naturali come alluvioni o terremoti - con alcune zone in cui lo sciame sismico non accenna a dare tregua da Agosto - si ritrovino isolate per due giorni per nevicate abbondanti ma comunque prevedibili.

"Siamo a Gennaio, qualcuno forse si aspettava giornate di sole?" chiosa polemicamente Bertolaso, che prosegue affermando che in vista delle copiose nevicate chi di dovere avrebbe dovuto far convergere anticipatamente nelle zone più esposte quei mezzi che avrebbero consentito di gestire meglio la situazione.

Le critiche al commissario Errani

Bertolaso non ha risparmiato critiche all'ex governatore emiliano Vasco Errani, che da Settembre ricopre il ruolo di Commissario straordinario alla Ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Secondo Bertolaso la sua nomina - risalente al periodo elettorale in vista del referendum Costituzionale - sarebbe stata un errore di Renzi, che gli avrebbe affidato tale incarico per questioni di convenienza politica.

Una nomina che secondo Bertolaso si sovrappone alla figura dell'attuale Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, creando rivalità tra i due. Bertolaso conclude che "parlare di ricostruzione in questo momento di emergenza è assurdo".