Sta circolando con insistenza su social network e su vari siti non particolarmente attendibili una notizia secondo la quale gli oltre 28 milioni di euro raccolti per le comunità colpite dai recenti terremoti in Italia Centrale, grazie alla generosità degli italiani che hanno inviato un SMS al numero 45500, sarebbero "spariti". Non si sa bene dove e per colpa di chi: fatto sta che, come si è sentita in dovere di precisare oggi anche la protezione civile, questa presunta notizia è in realtà una bufala. Ma andiamo con ordine.
Nessuna sparizione
La "pezza d'appoggio" per chi sta facendo circolare questa bufala è un'interrogazione parlamentare presentata alla Presidenza del Consiglio nei giorni scorsi da Laura Castelli del MoVimento 5 Stelle.
La deputata grillina ha domandato al Ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro, come sarebbero stati utilizzati questi 28 milioni raccolti per le zone colpite dal terremoto tramite gli SMS, chiedendo anche come mai queste risorse non siano già a disposizione per la gestione dell'emergenza. Si badi bene: la deputata non parla affatto di sparizione di questi soldi, ma soltanto di lungaggini nel mettere a disposizione i fondi.
La Finocchiaro,nella sua lunga risposta, ha spiegato come sia necessario attendere il termine della campagna di donazioni tramite SMS perché queste risorse possano essere "trasferite al commissario Errani ai fini della realizzazione di interventi per la ricostruzione e ripresa dei territori colpiti dagli eventi sismici".
'I soldi degli SMS sono per la ricostruzione, non per l'emergenza'
Nonostante questa precisazione in queste ore sono ancora in molti a condividere, evidentemente ritenendola credibile, la storia dei soldi degli SMS per i terremotati scomparsi nel nulla. Il passaparola si è fatto talmente intenso che la stessa Protezione Civile si è sentita in dovere di esporsi direttamente nel tentativo di porre un freno a questa bufala: "In riferimento alle nuove errate informazioni che circolano soprattutto sui social in merito all'utilizzo delle donazioni raccolte attraverso il numero 45500, si precisa che, come indicato anche nel Protocollo che ne disciplina il funzionamento, queste serviranno per supportare la ricostruzione dei territori colpiti", spiegano dall'ente.
"Per la fase di gestione dell'emergenza, infatti, sono destinate tutte le necessarie risorse attraverso i fondi pubblici".
La Protezione Civile ha spiegato che "le donazioni confluiranno nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione e saranno gestite passando dal controllo di un Comitato dei Garanti, come prevede proprio il Protocollo".
Speriamo che questo possa bastare a convincere chi si imbatterà in futuro in questa bufala a bollarla come tale. Certo le popolazioni colpite dal Terremoto non hanno bisogno di trovarsi in mezzo ad inutili polemiche o ad essere protagonisti di notizie false.