Il sindaco di Roma risulta indagata per una vicenda dai contorni ancora poco chiari. La Raggi dovrà rispondere di abuso d'ufficio e falso in atto publico. Nello specifico la procura di Roma sta indagando sulla nomina di Renato Marra a direttore del Dipartimento Turismo. Renato è fratello del più noto Raffaele, ex braccio destro del sindaco nonché capo del personale del Comune che è stato arrestato per corruzione.

A seguito delle polemiche suscitate da questa nomina il sindaco l'ha revocata.

Virginia Raggi e le chat con Raffaele Marra

Stando a quanto riportato da Repubblica, vi sarebbe stata una conversazione in chat su Telegram in cui il sindaco si sarebbe lamentato con Raffaele Marra per non essere stata messa al corrente dell'aumento di stipendio del fratello Renato. Tali chat, già oggetto d'indagine da parte della magistratura, il 16 dicembre scorso hanno portato all'arresto di Raffaele Marra per corruzione. In sostanza la Raggi viene accusata di aver dichiarato il falso alla responsabile anticorruzione del Campidoglio.

Inoltre non avrebbe impedito a Raffaelle Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello Renato.

La Raggi dovrà rendere conto di queste accuse il prossimo lunedì 30 gennaio. È stato la stesso sindaco a dare notizia su Facebook delle indagini che la riguardano. Sempre sul social ha aggiunto di aver informato Beppe Grillo rispettando quindi il dovere di informazione previsto dal codice di comportamento approvato dal Movimento Cinque Stelle.

Ed a proposito di questa vicenda che vede impicata la Raggi, Paolo Ferrara capogruppo del Movimento Cinque Stelle nella capitale, interpellato sulla questione ha risposto che non vi è alcun dubbio sull'operato del sindaco e che tutto verrà chiarito.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Alessandro Di Battista che intervistato su La7 ha dichiarato che a Roma è indagato un dirigente su quattro e bisogna dare tempo alla magistratura di svolgere tutte le sue indagini prima di dare giudizi. Per di Battista la Raggi avrà sbagliato a mettere una firma "ma non sarà la prima volta che un amministratore Cinque Stelle commetterà un errore".