Nel pomeriggio di oggi, 10 Febbraio 2017, precisamente alle 15,03 (ora italiana), una scossa di magnitudo 6.5 (EMSC e USGS) ha colpito l'area centro-meridionale delle Isole Filippine, nell'Oceano Pacifico Occidentale. L'epicentro del sisma secondo l'EMSC si sarebbe verificato sulle coste dell'isola di Mindanao, ad appena 1 chilometro dal piccolo centro denominato Ipil, che ospita una popolazione di circa 3.400 abitanti, e non molto distante da Surigao, città con più di 150.000 persone, fra residenti e turisti.
L'ipocentro del sisma è stato calcolato a 10 chilometri di profondità e, anche per la superficialità dell'evento, le vibrazioni sono state fortemente avvertite dalla popolazione locale. Non si hanno al momento notizie su eventuali danni a cose o a persone.
Rischio sismico
Le Filippine sono uno Stato insulare, composto da più di 7 mila isole di diverse dimensioni. Le principali sono Luzon a nord, Visayas nella parte centrale e Mindanao a sud. L'arcipelago viene spesso interessato da fenomeni vulcanici e sismici anche di forte intensità. Fra tutte le province, quella colpita dal Terremoto odierno, denominata Surigao Del Sur, è in cima alla lista per il rischio sismico nel Paese.
Tuttavia, anche la parte settentrionale dell'arcipelago è stata spesso colpita da tali eventi, mentre la porzione costituita dalle isole centrali è caratterizzata, in generale, da un rischio sismico molto meno elevato.
Precedenti storici
Il terremoto in epoca storica che ha causato più vittime in assoluto è quello che, il 16 Agosto 1976, si abbatté sul Golfo di Moro, vicino le coste meridionali dell'isola di Mindanao.
Il sisma di magnitudo 7.9 innescò uno tsunami che investì le spiagge, le strade e i villaggi affacciati al golfo, provocando 4.791 vittime, 2.228 dispersi e quasi 10.000 feriti.
Più recentemente, il 15 ottobre 2013, una scossa di magnitudo 7.2 colpì duramente l'isola di Bohol, nel centro dell'arcipelago, meno abituato a scosse forti, provocando la morte diretta di 222 persone, 8 dispersi e quasi 800 feriti.